domenica 12 febbraio 2006

Che fare ? di Nicola Cospito


Che fare ?

di Nicola Cospito

 

 

In relazione a quanto sta accadendo, e cioè il tentativo più o meno riuscito da parte di alcuni gruppi dell'ex-area di concludere gli accordi con la CdL, venendone in soccorso, taluni si pongono e pongono la domanda: E noi che siamo contrari che cosa facciamo ?

Il Movimento Nazional Popolare ha già dato in modo esauriente una risposta precisa.

In questo momento, la scelta più giusta è quella di astenersi dal voto e di persuadere quanti più camerati possibile a fare altrettanto.

Non  si tratta di una scelta polemica o addirittura sterile e qualunquista, ma di un lucido disegno politico rispondente a precise strategie. Infatti:

Astenersi e indurre all'astensione significa  contribuire alla disfatta del Polo, comunque annunciata, e a determinarne, subito dopo,  il totale disfacimento. E' infatti un obiettivo politico legittimo quello di sgombrare il campo dagli equivoci di una destra liberale e liberista che in questi anni si è distinta per le sue scelte filoamericane, sioniste e antieuropee.

Astenersi significa rifiutare la logica del bipolarismo nel quale il sistema liberaldemocratico vorrebbe incatenarci e perseguire, a fronte di una legge elettorale falsamente proporzionale e al contrario palesemente truffaldina, una linea limpida di opposizione seria e determinata che, nel tempo, nei nuovi scenari politici che verranno a crearsi dopo il 9 aprile, potrà avere una valenza importante e decisiva.

Ed è proprio a questo che bisogna guardare, non al passato e, ormai, nemmeno al presente, ma al futuro. Infatti, con ogni probabilità l'accordismo rinunciatario e di comodo, non solo non darà i risultati che i capi delle formazioni proCdL hanno sperato, scegliendo, come nel caso della Fiamma, non una linea di lotta e di opposizione, ma di mera sopravvivenza, ma porterà alla dissoluzione o a duri sconvolgimenti all'interno delle formazioni stesse. Questo è già avvenuto nella sostanza per il Fronte Sociale Nazionale, in Forza Nuova si registrano tensioni significative e per quanto concerne la Mussolini, tutto lascia pensare a questo punto che se vorrà fare gli accordi, li dovrà fare in prima persona e non a nome di Alternativa Sociale. Le sue dichiarazioni recenti infatti lasciano supporre un qualche veto sui gruppi a lei collegati.

          Proprio per tali ragioni, in una scena che muta e in una fase di transizione come quella odierna, la saggezza induce a concentrarsi in se stessi e a potenziare i propri strumenti operativi.

 

          Nel momento in cui Prodi e l'Unione andranno al governo, finito il berlusconismo, anche l'antiberlusconismo non avrà più ragione d'essere e non ci sarà più il collante che tiene insieme i partiti del centrosinistra. Molte saranno le contraddizioni e gli inciampi, molti i contrasti e le spaccature: sui Pacs, sulle tasse, sulle scelte economiche, sulla politica estera, in primis sulla questione Iran.

          E del resto, sappiamo bene che la gente ormai diffida sia degli uni che degli altri e che se voterà per Prodi, lo farà per disperazione e non per convincimento della bontà del suo programma.

 

       Allora SI ! Starà a noi scendere in campo, attrezzati e convincenti, con una forza politica costituita da gente che non si è piegata a nessun compromesso.. Ed è a questo che ora dobbiamo lavorare. Con serietà, compostezza e disciplina, senza personalismi o derive individualiste. Senza perditempo alle calcagna. Il Movimento Nazional Popolare, consapevole del percorso, su questa strada farà la sua parte e potrà giocare un ruolo importante.

       Per questo i bravi camerati delle numerose  comunità  militanti sparse nella penisola devono uscire dal proprio guscio e cominciare a costituire una imponente rete di collegamento, fatta di azioni e attività in comune. In questo senso si pone la recente azione di Rutilio Sermonti, Presidente del MNP, il quale, proprio per la sua storia, il suo passato, la sua ultrasessantennale militanza integerrima è la garanzia di un lavoro politico disinteressato e inteso come servizio all'Idea e all'Italia.

 

   Nicola Cospito

 

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento