mercoledì 24 ottobre 2012

Forza Nuova e il MNP solidali con i docenti e gli studenti in lotta

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Si sta estendendo a macchia d'olio in tutta Italia la protesta di docenti e studenti contro i demenziali provvedimenti previsti nella Legge di stabilità prodotta dal governo Monti. e contro il D.D.L. 953 (ex Aprea). I provvedimenti della legge di stabilità porterebbero l'orario di lavoro frontale di cattedra degli insegnanti da 18 a 24 ore senza alcun compenso aggiuntivo, a fronte di un contratto che non viene rinnovato da anni. Chi conosce il mondo della scuola sa bene che oltre le ore frontali, i docenti, professionisti con alle spalle anni di studio e di formazione, svolgono un superlavoro non quantificabile fatto di riunioni collegiali, di dipartimento, consigli di classe, ricevimento delle famiglie, programmazioni, sostegno all'handicap, corsi di aggiornamento, preparazione e correzione degli elaborati e quant'altro. In Europa sono i docenti italiani sono i peggio pagati dopo i portoghesi e, per giunta, con gli ultimi provvedimenti escogitati dal governo, si vedono tagliare anche i pochi spicci, 13 euro di indennità, dovuti alla "vacanza contrattuale”.

Il disegno di legge Aprea, ex sottosegretario all'istruzione nel governo Berlusconi, di provenienza AN,  abolisce di fatto la scuola pubblica statale. Tutto il personale della scuola infatti viene nominato e gestito dalle regioni, i programmi di tutti gli indirizzi vengono determinati dalle regioni, proprio mentre queste mostrano la loro inefficienza e la loro corruzione. In tal modo si sancisce la fine della validità nazionale del titolo di studio degli studenti italiani e si decreta la fine dell'impegno dello Stato in una scuola che non offrirebbe più a tutti pari opportunità di istruzione. Il decreto Aprea mette inoltre in discussione il sistema nazionale pubblico dell'istruzione e sancisce l'ingresso di soggetti privati negli organi collegiali della scuola, cosa che darebbe a questi ultimi la possibilità di influenzare in modo determinante i contenuti dei programmi e la didattica, ponendo fine alla libertà e all'autonomia dell'insegnamento.

Per questa ragione il MNP, Forza Nuova e il suo gruppo giovanile, Lotta Studentesca, si impegnano sin d'ora a sostenere a tutti i livelli la giusta lotta di docenti e studenti contro chi vuol finire di distruggere la scuola italiana.

Nicola Cospito

giovedì 12 luglio 2012

Monti: un macellaio sociale che non offre soluzioni credibili

 

di Nicola Cospito

affanculo 

  Oggi, dovrebbe essere chiaro a tutti ma purtroppo così non è, è in atto uno scontro tra il mondo della finanza e il mondo del lavoro e dei lavoratori. La finanza, dopo aver soppiantato l'economia reale, imponendo la logica dell'usura e delle speculazioni borsistiche e bancarie, ha deciso di dare un affondo decisivo ai popoli europei e in primis alle popolazioni della Grecia, della Spagna, dell'Italia, del Portogallo. In questo senso l'attacco frontale allo Stato sociale e alle conquiste dei lavoratori ai quali, in Italia, mentre il fascismo aveva restituito dignità e sicurezza, la democrazia liberale sta regalando schiavitù e disoccupazione. In questo quadro, Monti, uomo delle banche, che ieri ha parlato all'ABI, uno dei templi della nuova religione dell'usura, sta giocando il ruolo del macellaio sociale che, oltre a tagliare pensioni, posti di lavoro, sussidi sociali indispensabili a chi comunque è abituato a vivere di poco, attacca la concertazione sindacale e, dopo aver annullato per i prossimi anni i diritti dei lavoratori, continua a sostenere proprio chi la crisi l'ha provocata.

Da bravo iperliberista, Monti, mentre introduce provvedimenti limitativi nei confronti delle spese con il denaro contante, nulla fa per vietare l'acquisto di titoli azionari esteri che comunque comportano la fuga di capitali dal nostro paese. E' il mercato ? E' la logica dello spread. Benissimo. Ma non è la nostra logica, non quella dei nazionalpopolari autentici, Potrà essere magari di qualche impostore che continua nella strategia della confusione anche se con scarsi risultati, ma non è la nostra. Oggi stiamo assistendo all'abbattimento dello Stato Sociale. La logica delle privatizzazioni perseguita dal bandito di Arcore continua imperterrita sotto il governo dei tecnici che poi tecnici non sono ma solo dei volgari peracottari imposti al popolo italiano da quel burattino che corrisponde al nome di Giorgio Napolitano. Quale logica  può esserci, di fronte ad una disoccupazione giovanile che ormai ha raggiunto e superato il 36 %, nel bloccare i concorsi pubblici ? Che logica è tagliare i posti letto degli ospedali quando la gente continua a morire nelle ambulanze ? Come mai questo governo non è riuscito a varare un solo provvedimento mirato alla crescita del paese ? Come mai non si è ancora varata una patrimoniale equa o non si è proceduto ad una saggia riforma della contribuzione attraverso una rimodulazione delle fasce IRPEF ? Come mai si continua a tollerare la giungla del mercato immobiliare (un altro settore responsabile della crisi) dove i prezzi stellari non corrispondono al valore reale delle case ? Ancora , in giro per Roma si vedono  case/nido, di sessanta mq. in vendita a 270.000 euro. Ma stiamo scherzando ? A Berlino con questa cifra, di case così se ne possono comprare quattro. E poi ci dicono l' Europa... Questo ha provocato la crisi. La gente  comune, quella con un piccolo reddito, obbligata a pagare mutui usurai per trenta/quarant'anni ha dovuto rinunciare ad acquistare altro e anche di qui la recessione. I capitali immagazzinati dalle banche e bruciati sull'altare delle Borse. E poi ancora, come mai non si abbassano i prezzi dei prodotti italiani per rilanciare la domanda interna sui prodotti nazionali ? Certo, chi ha sposato altre logiche, quelle ultraliberiste, queste cose non le capisce, non le può capire, perchè sta su altre lunghezze d'onda che comunque con la nostra battaglia politica non hanno nulla a che vedere. Ed ancora: come mai non si investe nell'agricoltura che tanto oggi potrebbe essere di aiuto ai giovani in cerca di un futuro ? L'Italia, prona al Trattato di Maastricht, ha rinunciato alla propria produzione agricola e lascia marcire la terra. E' un dato di fatto.

Oggi invece sarebbe tempo di tornare alla terra, di rilanciare i prodotti italiani e, se questo significa protezionismo ben venga,  se questo significa autarchia, ben venga. Noi non ci siamo convertiti alla globalizzazione e alle sue logiche schiaviste. Noi non ci siamo convertiti al libero mercato e crediamo che governare sia in primo luogo condurre una saggia e accorta politica dei prezzi. Oggi è tempo di bloccare le delocalizzazioni ( anche detassando le imprese) che hanno fatto fuggire all'estero il lavoro e la produzione italiana.

Il governo Monti invece su queste cose tace e lascia fare a Marchionne che sta distruggendo l'avvenire di migliaia di famiglie di lavoratori. 

  Non è un caso che Monti sia  sostenuto da Berlusconi, Casini e Bersani. Ieri, parlando appunto all'ABI, l'Associazione Bancaria Italiana, Monti ha difeso Berlusconi a spada tratta. Do ut des. Così come gli regge il gioco nelle parti. Questo gli italiani lo hanno capito e difficilmente si faranno abbindolare dal cavaliere di Arcore che vorrebbe tornare a galla. 

Per quanto ci riguarda, per quanto riguarda il MNP e le forze alternative al liberismo, la strada è quella della formazione di un BLOCCO SOCIALE che raccolga tutte le forze di opposizione, nazionali e trasversali. Dopo il crollo del comunismo, di fronte allo sfacelo in atto determinato dalla crisi del liberismo, la buona battaglia è di nuovo alle porte e noi faremo la nostra parte con orgoglio e determinazione senza arretrare di un millimetro perchè, come comunque vadano  le cose, la vittoria morale di fronte alla Storia è nostra e solo nostra. A dispetto di scettici, disfattisti e cavalli di troia.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

Roma

mercoledì 13 giugno 2012

Fornero a casa!

Fornero a casa subito insieme a questo governo di pagliacci !

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Le cifre sono chiare, l'INPS parla di 399.000 persone andate in pensione e prive dell'emolumento mensile per le modifiche apportate da Monti alle norme relative ai pensionamenti. Elsa Fornero, insiste sul numero di 65.000. La triste vicenda degli "esodati" la dice lunga sul cosiddetto "Governo dei Tecnici". Prima i provvedimenti sbagliati, poi le menzogne sulle cifre dimostrano tutta la irresponsabilità e la superficialità di un governo illegittimo e imposto al popolo italiano da un Presidente della Repubblica che farebbe bene a ritirarsi in un gerontocomio. Elsa Fornero,dopo le stupidaggini sparate a zero dovrebbe avere il buon gusto di dimettersi. Di danni ne ha già fatti abbastanza. Intanto la Borsa crolla e tutti i sacrifici imposti al popolo italiano appaiono inutili e inefficaci. L'euro, e non perchè lo dice il Movimento Nazional Popolare, è quasi al capolinea e il governo agisce a caso senza alcuna strategia credibile. Dove sono i tagli dei parlamentari, l'abolizione delle province, la riduzione dei costi della politica, il taglio dei favolosi e scandalosi stipendi dei manager ? Ad essere tagliati sono stati solo gli stipendi dei già poveri operai, degli statali, il potere d'acquisto delle famiglie, i posti di lavoro, gli aiuti ai disabili. Intanto cresce la disoccupazione e quella giovanile in particolare. La generazione che esce adesso dalle scuole e dalle università è una generazione a prospettive zero. Il sistema è marcio, la democrazia liberale è marcia, le istituzioni sono marce. Ad aver portato l'Italia sull'orlo del baratro sono stati in tanti. Destra, Sinistra, Centro. Il processo è iniziato alcuni decenni fa e adesso va a concludersi. Il default è alle porte. Almeno però travolgerà una classe di parassiti, ladri e inetti che deve sparire al più presto.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

ROMA

domenica 3 giugno 2012

Fuori dall’Europa di carta straccia

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di Nicola Cospito

Tra due settimane si svolgeranno nuovamente in Grecia le elezioni politiche che potrebbero sancire l'uscita della Grecia dalla moneta unica. Come abbiamo scritto in precedenza, a dieci anni dalla sua introduzione, l'euro si è rivelato per la maggior parte dei paesi europei un'esperienza non solo fallimentare, ma catastrofica. Non solo infatti ha decuplicato il debito pubblico, ma ha impoverito le fasce più deboli delle popolazioni, aggiungendo a misure fiscali usuraie varate dai governi liberisti, una perdita vertiginosa di posti di lavoro con un aumento della disoccupazione che ha toccato in Italia il 10,2 % ( oltre 35 % quella giovanile) e nella cosiddetta eurozona l'11 %.

In Italia, la moneta unica varata da omuncoli come Amato,Prodi, Monti e gestita da politici pagliacci come Berlusconi, è al capolinea con uno spread che sta portando al fallimento di decine di migliaia di imprese. Le cause sono note a tutti. Una moneta unica, senza titoli di Stato unici, i famosi eurobond, senza un governo politico super partes non poteva che essere destinata al fallimento. La Germania, come è stato detto la BCE è figlia della Bundesbank, continua a voler imporre ai paesi europei le sue condizioni ed è tra i maggiori responsabili del presente fallimento monetario. Le banche hanno fatto la loro parte con la loro ingordigia, le loro operazioni sbagliate, i loro manager falliti che continuano a percepire stipendi d'oro che si aumentano pure come se nulla fosse. Non ci vuole molta memoria per ricordare l'esplosione della bolla immobiliare, i mutui subprime, lo strozzamento usuraio di centinaia di famiglie, il fallimento di tante banche americane che ha avuto pesanti conseguenze anche in Europa. In questo contesto, il governo Monti ha avuto e ha il ruolo di cercare di salvare non tanto l'euro quanto le banche, facendo pagare la crisi ai soliti poveracci: pensionati, invalidi, dipendenti pubblici eccc. ecc.

Di fronte a questo contesto se la Grecia uscirà dall'euro, come è stato osservato dagli analisti più sinceri ed obiettivi, dopo un periodo di inevitabile confusione, grazie al ritorno alla dracma, nel giro di un paio di anni riuscirà a risollevarsi. Del resto la storia ci insegna che con i provvedimenti giusti ed una politica accorta fondata su principi autarchici, dalla crisi si può uscire, anche dalla peggiore. La preoccupazione per gli usurai di Bruxelles è oggi quella di evitare che la Grecia si risollevi da sola con le proprie forze e soprattutto che dia l'esempio ad altri paesi quali l'Italia, la Spagna, il Portogallo, ecc. ecc. Come si sa, i cravattari tengono la corda al collo della loro vittima ma non la vogliono finire per non perdere il cliente...

In questo mese gli italiani cominceranno a pagare le tasse vere, innanzi tutto quella relativa all'IMU. Sarà un salasso che non mancherà di fare riflettere anche perchè saranno denari non destinati allo sviluppo e alla crescita, ad affrontare la disoccupazione, quella giovanile in particolare, parole che Monti, Fornero, Passera ecc. non sanno proprio cosa significhino, ma a ripianare i debiti con le banche ( ricordate i miliardi di euro pagati alla chetichella da Monti alla Morgan Stanely nel gennaio scorso) o a continuare a tenere in piedi baracconi assurdi quali il parlamento di mille parassiti e migliaia di impiegati superpagati, commessi, segretari, segretarie, uffici vari, i consigli regionali con le loro infinite clientele, gli affollati consigli provinciali ecc.ecc.

E intanto il paese affonda piano piano ma inesorabilmente. Basti considerare la fuga dei cervelli o le migliaia di giovani che ormai si stanno organizzando per fare fortuna all'estero, per andarsene da questo paese che continua a tollerare una politica fondata sull'improvvisazione, sull'ignoranza, sul bluff e sulla menzogna.

In questo contesto, non denunciare il malaffare e la cattiva politica del governo e dei suoi sodali, adagiarsi sulla logica del "salviamo il salvabile", continuare a guardare indietro per non guardare il presente, non solo denota una mancanza di senso di responsabilità e di solidarietà con chi soffre la crisi in prima linea, ma equivale ad un vero e proprio tradimento nei confronti dell'Italia e degli italiani onesti e laboriosi, e principalmente dei giovani per i quali la realtà è quella dello zero prospettive.

Noi del MNP siamo ormai convinti che solo l'uscita da questa Europa di carta straccia potrà essere il punto di partenza per la creazione dell'Europa dei popoli all'insegna di quel Nuovo Ordine che abbiamo sempre sognato e al quale non intendiamo rinunciare. Questa e solo questa è la barricata dei camerati e dei nazionalpopolari italiani ed europei.

Nicola Cospito

Ufficio politico MNP

sabato 5 maggio 2012

In alto le insegne nazional popolari della RIVOLTA SOCIALE

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Il Movimento Nazional Popolare, invita a votare ovunque siano presenti, le liste di Forza Nuova.

Coerentemente all'opposizione, Forza Nuova è ormai il punto di riferimento dei militanti dell'area che non hanno rinunciato a battersi contro il sistema dei banchieri, usurai, di Equitalia Gerit, dei pescecani liberisti del governo Monti.

A battersi in nome dell'alternativa globale e di un nuovo Stato della giustizia sociale e della solidarietà nazionale.

I ragazzi di Forza Nuova, nelle scuole e nelle piazze, insieme al Movimento Nazional Popolare, con la loro continua presenza e la loro azione, tengono alte le insegne nazional popolari della rivolta sociale.

Come ricordato, dal nostro Presidente Rutilio Sermonti, ogni voto a Forza Nuova vale infinitamente di più di un astensionismo che in questo momento non ha ragion d'essere.

I movimenti nazionali, dall'Ungheria alla Francia, dalla Grecia all'Irlanda avanzano in tutta Europa.

Facciamoci sentire anche noi italiani.Votiamo Forza Nuova, pronti a continuare la battaglia anche nelle piazze.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP


martedì 24 aprile 2012

La borsa continua a crollare

Ecco la dimostrazione lampante che i provvedimenti di Monti sono inutili e dannosi per l'economia.

I tagli, le tasse, i sacrifici imposti alla povera gente, alle famiglie, ai lavoratori ridotti in schiavitù con la minaccia del licenziamento, non servono a niente. I mercati continuano a crollare perchè è il sistema che è marcio fino alle midolla e non funziona. L'unico rimedio serio è buttare a mare questo governo di fantocci, uscire dalla UE massonica e fallimentarfinanziaria e tornare ad un'economia reale, solidale, autarchica e protezionista. Introducendo una moneta di popolo che sottragga il popolo italiano agli strozzini della finanza internazionale.

Ai guasti dell'economia di mercato bisogna rimediare immediatamente abbassando i prezzi, delle case, delle auto italiane, di tutti i generi alimentari, rilanciando i consumi, investendo nell'agricoltura, nell'allevamento e nella pesca. Tutte cose che solo un governo rivoluzionario di salvezza nazionale può fare.

I MERCATI

Le Borse Ue affondano, Milano -3,8%
Tensione sui Btp: lo spread a 410

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Ondata di vendite dopo
il voto in Francia, incertezza
sul ballottaggio.

venerdì 20 aprile 2012

Una sola parola d'ordine: scendere in piazza!

 

di Nicola Cospito

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In un precedente messaggio ho lamentato come alcuni amici, molto bene informati e usi a formulare interessanti analisi geopolitiche si siano poi ridotti a discutere se sia meglio Grillo o Scilipoti e chi dei due potrebbe alfine meritare il voto (sic !). In verità infatti sono convinto che gente come noi dai due non abbia nulla da imparare nè sul piano del metodo nè su quello dei contenuti. E questo per molteplici ragioni la più importante delle quali è che noi non solo siamo in grado di avanzare critiche più che fondate al sistema liberista e alle sue espressioni politiche di cui Monti è l'attuale massimo rappresentante, ma possediamo anche la ricetta giusta per ricostruire quanto 67 anni di democrazia parlamentare hanno distrutto nel nostro paese. Il nostro programma è noto a tutti ma lo possiamo riassumere in tre punti. A livello politico interno: costruzione di uno Stato Organico fondato sulla giustizia sociale, strutturato per funzioni e basato sul principio della responsabilità; a livello esterno: costruzione di una Europa dei popoli, fondata sulle radici profonde della nostra civiltà millenaria e cementata da una visione spirituale della vita e del mondo; a livello economico: ritorno ad una economia reale e non finanziaria, fondata su uno sviluppo sostenibile, su una ragionata decrescita, con al centro il problema energetico da risolvere attraverso massicci investimenti nelle energie alternative, ritorno ad una sana autarchia e ad un equlibrato e mirato protezionismo in grado di curare i mali determinati dall'economia di mercato.

Queste cose le diciamo e le possiamo dire solo noi. Gli altri non ci arrivano perchè non hanno nè il nostro retroterra storico, nè la nostra consapolezza dottrinaria. E non le dicono in ultimo perchè nei nostri valori non ci credono.

Ecco dunque perchè a livello mediatico Grillo riesce a imporsi e noi no. Il sistema gli dà spazio e visibilità semplicemente perchè si ferma alla protesta qualunquista senza riuscire a formulare una proposta alternativa precisa. Questo lo capirebbe anche uno scolaro di terza media.

L'altra sera a piazza del Pantheon a protestare contro Monti, sotto la pioggia, noi di Forza Nuova e del Movimento Nazional Popolare c'eravamo in gran numero dietro lo striscione LEGA DELLA TERRA con lo slogan: La terra noi la vogliamo lavorare, non vogliamo finirci sotto. Siamo stati ripresi da una ventina tra programmi e televisioni pubbliche e private, tra le quali il TG3, Servizio Pubblico, T9, TSnews, La 7, Tg7 (l'approfondimento del Tg1). Abbiamo rilasciato una quindicina di interviste davanti alle telecamere. Abbiamo parlato chiaro e avanzato proposte concrete: investimento nella terra, stop alle delocalizzazioni con riduzione delle imposte alle piccole imprese, abbassamento dei prezzi, protezione dei prodotti italiani, abrogazione del trattato di Maastricht ecc. ecc. Ovviamente di tutto questo ancora in TV non si è visto niente e non sappiamo se si vedrà. Una cosa è certa, di tutto ciò nè Grillo, nè Scilipoti, nè altri parlano e per questo vanno in onda. In fondo forse sono pericolosi per i partiti ma solo in questo frangente, anche se in realtà oggi i partiti sono impopolari a prescindere. Non sono pericolosi per il sistema del quale invece noi siamo i NEMICI MORTALI. E allora bando alle ciance. Abbandoniamo ogni tanto la tastiera e le disquisizioni teoriche e scendiamo in piazza perchè è lì che si crea il Movimento. Basta con le parole, dunque, passiamo ai fatti, le nostre bandiere sono a disposizione di chi vuole combattere.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP