domenica 31 agosto 2008

Berlusconi tradisce gli interessi dell'Italia

 I giornali e telegiornali, più o meno enfaticamente, elogiano l'accordo Italia-Libia e inneggiano al Berlusconi decisionista che risolve tutti i problemi nazionali.
Ci spiace per la vulgata democraticamente corretta, ma per noi l'accordo Italia-Libia è semplicemente la svendita, questa si una vera e propria svendita, della nostra dignità nazionale e.........,oltretutto, a caro prezzo.

Dovremo dare alla Libia 5 miliardi di dollari (9.000 miliardi delle vecchie lire) "a risarcimenti dei danni del periodo coloniale italiano", periodo nel quale abbiamo trasformato una zona desertica, dove scorrazzavano bande tribali e predoni che schiavizzavano le popolazioni, in una nazione civile e moderna.

In Libia tutto, dalle strade agli ospedali, dalle scuole alle  chiese, dalle piantagioni ai porti,è stato fatto dagli italiani!

In cambio di tutto ciò, un dittatore-predone arrivato al potere con un colpo di stato militare, ci tiene in scacco da decenni, dopo aver scacciato nel 1970 i circa ventimila italiani ancora residenti spogliandoli di ogni cosa e confiscando loro persino i beni personali.

Ovviamente Silvio Berlusconi ha chiesto anche scusa al Beduino a nome del popolo italiano (sic!) e come dono gli ha anche restituito la statua della "Venere di Cirene" portata in Italia dalla Libia nel 1913!

I laudatori del governo ci dicono che in cambio avremo più petrolio e meno immigrati clandestini via mare.

Sono solo barzellette!

I quantitativi del petrolio estratto ed il suo prezzo vengono fissati volta per volta dall'Opec- Associazione dei Paesi Esportatori-, che sono tanti, e tra i quali la Libia è tra le nazioni meno influenti, quindi non in grado di fissare autonomamente i quantitativi di petrolio estratto ed il loro prezzo.

Quanto ai controlli misti di terra e di mare contro i clandestini, non fermeranno il fenomeno, perché la Libia è solo luogo di transito e Gheddafi non è in grado di fermare i flussi in arrivo (anche per non scontrarsi con i paesi confinanti) e certamente non intende diventare un raccoglitore di profughi come fa l'Italia e, quindi, continuerà "discretamente" a lasciarli partire per le nostre coste, discretamente.  

Quanto al megalomane che si è arrogato il diritto di "chiedere scusa a Gheddafi a nome del popolo italiano per i danni del colonialismo italiano", possiamo solo assicurargli che oggi ci ha confortato ancora di più nella nostra battaglia per "l'abolizione del lodo Alfano" e perché tutti i processi a suo carico vengano portati a conclusione e, se è il caso, RIAPERTI!

 

Movimento Nazionalpopolare

Federazione del Verbano-Cusio-Ossola  

  

lunedì 4 agosto 2008

Referendum Di Pietro

 

COMUNICATO  STAMPA

 

Il Movimento Nazional Popolare aderisce al referendum indetto da Antonio Di Pietro

e invita tutte le sue strutture a sostenere la raccolta delle firme.

 

 

L’Ufficio Politico del MNP ha deliberato quanto segue:

 

 

 

 

 

L’art. 3 della Costituzione della Repubblica italiana recita che : “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Questa democrazia partitocratica e falsamente rappresentativa, priva di autentica sovranità nazionale e di indipendenza internazionale, trova la sua ultima giustificazione per la sua esistenza proprio là dove si dice che “tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge”. 

Ebbene, l’approvazione del “lodo Alfano”, gemello del precedente “lodo Schifani”, fatta con l’unico dichiarato scopo di garantire al Capo del Governo, Silvio Berlusconi, di sfuggire ai propri guai giudiziari, cancella anche quest’ultima giustificazione.

Per questo motivo il Movimento Nazional Popolare esprime il proprio sostegno al Referendum indetto dal partito Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, unica possibilità per ripristinare la legalità presa in ostaggio dalla lobby berlusconiana e dai suoi alleati e complici.

Il Movimento Nazional Popolare invita quindi tutte le proprie strutture periferiche a firmare ed a sostenere la proposta di Referendum ed estende analogo invito a tutte le realtà dell’area antagonista e che si dice estranea ai giochi della partitocrazia affarista, antifascista e piduista.

L’effettiva volontà di essere alternativi ed antagonisti all’attuale sistema non si esprime con interminabili polemiche storico-culturali in difesa del proprio orticello o con basse manovre di alleanze e inserimento nel sistema, ma scendendo in campo in difesa delle prerogative del popolo, prima tra tutte l’eguaglianza di tutti di fronte alla legge.      

 

 

 

Il Movimento Nazional Popolare

Direzione Nazionale Roma