martedì 26 luglio 2011

Il ritorno dello scontro tra civilità


L' immane tragedia che ha colpito la Norvegia nei giorni scorsi non e`purtroppo solamente il frutto di una mente malata. Il fulcro dell' argomentato testamento ideologico di Anders Behring Breivik e l' origine stessa del suo gesto si riscontra nella cosiddetta "clash of civilization", esattamente la stessa logica, che, ha mosso in questi ultimi anni l' azione di terroristi come Bin Laden. Brivik, infatti, individua un nemico: " l' invasione mussulmana"; crea, almeno concettualmete, un'organizzazione: " i cavalieri" ; teorizza una radicalizzazione del conflitto attraverso la paura e la fidelizzazione di alcuni elementi del sistema ( come i militari ad esempio) e spera che a seguito di azione eclatanti,come quella del 22 Luglio, i governi europei inizino a prendere una linea più aggressiva nei confornti dell' Islam. Inoltre non si preoccupa di dare una struttura organizzativa alla sua attività ma confida nella creazione spontanea di "headless cells" (cellule senza testa) che garantiscano la totale impermeabilità della struttura. In poche parole tenta di creare un' organizzazione totalmente speculare ad Al Qaeda:
1) Come Al Qaeda tenta di attirare pochi elementi "altamente distruttivi" e non movimenti politici
2) Come Al Qaeda si rivolge contro i partiti politici che vede come deboli e frammentati
3) Come AlQaeda non si colpiscono i "nemici" ( Bin Laden non ha mai colpito per esempio Israele, tra i principali nemici del mondo arabo) ma si colpiscono i "traditori" ( i 90 giovani del raduno laburista, come gli impiegati delle Twin Towers dell' 11 Settembre)
4) Come Al Qaeda ritiene che la coscienza europea debba essere "svegliata" attraverso colpi e attacchi formidabili.
5) Come Al Qaeda si giusitica il terrorismo di altissima potenza nell' ottica di questa neo strategia della tensione Ideologicamente l' attentatore fa riferimento ad una posizione precisa del fondamentalismo protestante. Si richiama a dei riferimenti culturali della tradizione ebraica ( attribuisce falsamente ai musulmani la colpa della distruzione del Tempio di Salomone) accomuna il cristianesimo e l' ebraismo nella lotta anti-islamica, in linea con le teorie di Huntingdon e della "Clash of Civilization.
Infine confessa apertamente e chiaramente di aderire alla massoneria e di farne parte attivamente.
Su questi ultimi importanti elementi basiamo infine la seguente riflessione: Cui prodest? A chi giova tutto questo? A chi fanno comodo i proclami anti occidentali di Al Qaeda, che compaiono puntualmente ogni volta che il regime americano e sionista sono in crisi? Sicuramente ai neo conservatori sionisiti che vogliono uno scontro fra Civilita', per cui, come si suol dire, fra i due litiganti il terzo gode.
E' ormai noto che Bin Laden sia stato un uomo della Cia e si scoprirà sicuramente che il folle attentatore di Oslo non è un' uomo che ha agito isolato . Come e`evidente che la carrellata di analisi sui movimenti nazionali europei e l' "apprezzamento per Fiore e Bossi per quanto riguarda l' italia, non fanno che chiudere il cerchio evidenziando gli obiettivi da colpire ed i Movimenti da fermare in questo momento di crisi epocale. Qualcuno, da ultimo, si chiederà: perche' la Norvegia? Nel rispondere alla questione ci tornano in mente le parole di Michael Ledeen, uomo di Cia e Mossad con forti collegamenti alla strage di Bologna, poco prima dell' attacco dell' 11 marzo alla metropolitana di Madrid: "Non ci possono essere oasi di tranquillità in Europa; non pensino gli europei di poter evitare la guerra, perchè questa arriverà inevitabilmente agli usci delle loro case" La Norvegia è oggi la piu' ricca nazione Europea, la giustizia sociale è praticata come una virtu' popolare, l' immigrazione non e' poi cosi devastante, la crisi economica non ha nemmeno lambito questa terra che pur essendo terra Europea ha deciso di non accettare la moneta unica. Esattamente quello che successe in Spagna nel 2004, 10 giorni prima delle elezioni politiche. Come la Norvegia oggi, la Spagna prima dell' 11 Marzo era al più alto livello di ripresa e di benessere economico: ebbene dopo il disastro di Atocha, oggi la Spagna è un paese sull' orlo del tracollo economico, governato da una classe politica anti nazionalista e antipopolare. Chiediamoci, dunque, noi tutti, dinanzi a tali aberrazioni dell' essere umano e della civiltà, quali siano i veri mandanti di queste azioni. Forse gli stessi della Strage di Bologna, gli stessi dell' 11 Settembre, gli stessi che hanno seguito Macchiavelli come il moderno profeta della politica. L' Europa e gli Europei, per risorgere, devono prendere coscienza di quelli che sono i veri nemici della nostra civiltà. Prendendo atto di queste realta', l' Europa potrà finalmente intraprendere un cammino di rinascita, che passera' di famiglia in famiglia di contrada in contrada e si concludera'´' in un concerto di risvegli nazionali nel raggiungimento un' Europa grande, forte e libera, che al primo posto metta Dio e non l' Inimica Vis, l' Amore verso le Nazioni della Terra e non l' Odio verso gli innocenti.

La Segreteria Nazionale FORZA NUOVA Via Alberto Cadlolo, 90 00136 Roma Tel. 06/45471802 Fax. 06/35428253 info@forzanuova.org

venerdì 15 luglio 2011

LA MANNAIA

 

La mannaia è arrivata ed ha tagliato quasi dappertutto imponendo sacrifici e mettendo le mani in tasca ai cittadini contrariamente a quanto era stato promesso da Berlusconi ( che promette sempre e non mantiene mai.. ).
Era necessario fare la manovra che è stata fatta per riparare ai danni prodotti, sempre dalla politica, che in anni trascorsi ha gonfiato a dismisura ed in modo irresponsabile ( quando non delinquenziale ) il debito pubblico che ora ci sta succhiando il sangue e la vita.
Non abbiamo però visto fare tagli laddove sono i grossi interessi con intreccio politico e questo la dice lunga sulla malafede della politica che chiede sempre sacrifici ai cittadini, ma non è mai disposta a farne essa stessa.
Si sono tagliate le agevolazioni fiscali alle famiglie che già non se la passavano bene e non si è tagliata l’agevolazione alla chiesa cattolica che non paga IVA e tasse varie sulle sue attività svolte in territorio nazionale.
Si sono tagliate le deduzioni per spese mediche, ma non si sono tagliate le agevolazioni fiscali alle COOP che oramai sono diventate a tutti gli effetti dei normali supermercati senza più alcun vantaggio reale per i soci.
Si è intervenuti sulle pensioni sia con nuove tasse su quelle superiori ai 2.300 euro lordi ( circa 1.600 netti ) che sul ritardo dell’andata in pensione e non si sono toccati gli scandalosi vitalizi dei politici che sono un insulto alla miseria.
Si sono aumentate le accise, tolte le agevolazioni per le ristrutturazioni delle case, per le spese funerarie, per gli asili, per gli assegni di separazione, messo un ticket sulle ricette e sul pronto soccorso ed altri tagli di questo genere che hanno depauperato il reddito delle famiglie per un costo medio di 1.000 euro ( fonte corsera del 15-07-11 ), ma nessuno ha voluto toccare altre fonti di spesa come le province ( di cui da sempre si era promessa la soppressione ), le auto blu, gli stipendi dei parlamentari che sono i più alti d’Europa, le consulenze dei vari enti pubblici che sono spesso un modo surrettizio per regalare soldi in cambio di favori, i rimborsi elettorali che hanno avuto un incremento, rispetto al finanziamento dei partiti ( annullato con un referendum e prontamente disatteso ) del 1000%.
Non sono stati ritoccati i costi delle camere ( milioni di euro solo per spese di barbiere.. ) e quelli della presidenza della repubblica così come quelli delle missioni militari all’estero per cui ci dissanguiamo per fare la guerra degli altri.
Non abbiamo altresì visto, in contemporanea ai tagli, alcun investimento finalizzato alla crescita ed alla ricerca come ha fatto in passato la Germania che a fronte di una manovra anche più drastica della nostra ha però investito nello sviluppo con il risultato che oggi noi abbiamo un incremento del PIL dell’1% contro un incremento del 4,9% della Germania ..!
Lasciamo ai lettori il compito di fare un bilancio e di dare un giudizio sul governo e sulla classe politica, basato sui fatti esposti che sono obiettivi e controllabili e non sulla propaganda e sulla demagogia.
Alessandro Mezzano

sabato 2 luglio 2011

Chi paga i costi della crisi ?

 
La manovra che il governo si appresta a varare, con il voto di fiducia blindato, colpisce ancora una volta i ceti più deboli del nostro paese. Tagli, tasse, aumenti della benzina, dell'energia elettrica, del gas, blocco dei contratti del pubblico impiego all'infinito, blocco delle assunzioni. E nel frattempo la disoccupazione giovanile tocca il 28, 9 % e quella nazionale supera di gran lunga l'8 %. Ancora una volta gli scellerati di Palazzo Chigi e i cialtroni di Montecitorio mostrano tutta la loro incapacità di affrontare e risolvere i problemi che loro stessi hanno generato con l'adesione al trattato di Maastricht, con l'introduzione dell'euro, con le spese miliardarie destinate a tenere in piedi la fitta rete clientelare della partitocrazia, con i loro privilegi di intoccabili, con le inutili partecipazioni alle guerre americane che gli italiani ignari continuano a pagare. Il governo avrebbe potuto abolire le province, abolire le regioni, avrebbe potuto abbassare i prezzi dei generi alimentari, delle case, dell'abbigliamento, avrebbe potuto imporre il dimezzamento dei prezzi industriali dei prodotti italiani per svuotare i magazzini e riavviare il ciclo produttivo, avrebbe potuto eliminare i finanziamenti ai quotidiani nazionali che ormai non legge più nessuno e che procurano lauti stipendi a giornalisti da quattro soldi al servizio della casta, avrebbe potuto tassare le banche e l'alta finanza che continua a speculare in borsa senza alcun controllo, sostituendo beni virtuali a ricchezza reale. Non lo ha fatto. Come non ha trovato alcuna soluzione praticabile per rilanciare l'occupazione e attuare una seria politica dei redditi. Tutte cose queste che noi, nazionalpopolari, nazionalpatriottici, forzanovisti, avremmo realizzato subito. E non è necessario essere aquile per capire che i provvedimenti del governo sono palliativi che non soddisferanno i vampiri di Bruxelles, di Mody's, di Standard and Poor che stanno preparando anche per gli italiani il destino della Grecia, dell'Islanda, della Spagna, del Portogallo.
Per uscire dalla crisi l'imperativo categorico è liberarsi di questi democratici liberisti che sono il cancro dell'Italia. Questa è la prima cosa che gli italiani devono fare. Prima che sia troppo tardi !
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP

Progetto Sociale luglio 2011


E’ disponibile l’ultimo numero di “Progetto Sociale” da leggere, stampare, diffondere. Buona lettura.

L’ultima pagliacciata


Come tutti i governi che si rispettino, ovviamente delle repubbliche delle banane, anche quello della colonia Italia ha voluto celebrare il rito del suo presunto “rilancio” con l’ennesima pagliacciata, l’ultima sulla strada dell’ingloriosa fine che sta dietro l’angolo.
I servi e complici precettati a Roma dal padre padrone hanno acclamato il “picciotto” Angelino Alfano come Segretario del PDL.
Ci sembra giusto che il fedele segretario del capo, nominato ministro della Giustizia unicamente per combattere la Magistratura e proteggere il suo padrone, diventi adesso il segretario nazionale di tutto il Pdl, perchè nell’imminenza del crollo, tutti avranno bisogno di essere protetti per le loro colpe e per le loro responsabilità.
Per non guastare la messinscena, il padrone ha rifiutato le per lui “stupide” votazioni ufficiali e il tutto è stato risolto con la nomina per acclamazione, con il solito dissidente di turno precettato per non dare l’impressione di uno sfacciato unanimismo.
Significativo anche l’ordine delle priorità del Governo annunciato dal padre-padrone: riforma della Giustizia e blocco delle “intercettazioni”.
La crisi, i problemi dei lavoratori, dei precari, dei pensionati, dei giovani, delle donne, di tutti quelli che faticano oramai anche solo ad arrivare a metà mese, passano in secondo piano rispetto alla necessità assoluta di salvare Berlusconi e la sua lobby e, con essa, i voti, le poltrone, la greppia, la pacchia.
Del resto, anche la “famosa” manovra correttiva dei conti pubblici chiesta dall’Europa si sta concretizzando in una colossale presa in giro del popolo italiano (tra tagli e nuove tasse), dell’Europa e dei mercati, ai quali è stato assicurato che qualcuno provvederà, ma........ dal 2013-2014.
E’ difficile spiegare come sia stato possibile che il popolo italiano si sia fatto prendere per i fondelli in tutti questi anni, come si sia fatto raggirare, attratto forse dal facile successo o dall’ammirazione verso chi sa farsi strada tra furbate e porcate ma, una cosa è certa, la ruota della Storia sta girando inesorabilmente e, presto, arriverà anche la fine della sbronza del berlusconismo e sarà il tempo di fare i conti con i complici, i responsabili, i servi sciocchi, per evitare che tutto, ancora una volta, finisca a tarallucci e vino.
Adriano Rebecchi
Ufficio Politico del MNP e
Responsabile Provinciale F.N.