giovedì 17 dicembre 2009
Vergogna !
martedì 15 dicembre 2009
Un governo arrogante che vive di "fiducia"
lunedì 14 dicembre 2009
LEGUM OMNES SERVI SUMUS UT LIBERI ESSE POSSIMUS!
Le polemiche sul lancio mirato d’oggetti non si arresterà in breve tempo.
Tutti stanno latrando le loro ragioni! Bene, poniamo che siano vere e sentite le rivendicazioni, e che non siano di parte. Allora, se deve essere condannata la violenza, io affermo che:
- ) LE LEGGI AMMAZZANO PIU' GENTE CHE LA SPADA, QUANDO SONO MALFATTE! E CIO' MAI AVVIENE PER CASO!
- ) E' VIOLENZA LA SPEREQUAZIONE SOCIALE E ECONOMICA CHE IN ITALIA I POLITICI HANNO INSTAURATO.
- ) E' VIOLENZA CHE IL POPOLO E' STATO PRIVATO DELLA CAPACITA' DI DECIDERE I CANDIDATI ELEGGIBILI POLITICAMENTE.
- ) E' VIOLENZA TENERE LA GENTE CHE HA PERSO IL LAVORO ANCHE SENZA SUSSIDI.
- ) E' VIOLENZA LASCIARE CHE LE GRANDI FABBRICHE SOCIALIZZANO LE PERDITE E CAPITALIZZANO I GUADAGNI.
- ) E' VIOLENZA LASCIARE CHE LE INDUSTRIE DELOCALIZZANO DOVE VOGLIONO LE PRODUZIONI SPECIE DOPO AVERE AVUTO CONTRIBUTI PUBBLICI.
- ) E' VIOLENZA SEMPRE FAVORIRE BANCHIERI E GRANDI GRUPPI INDUSTRIALI CON I SOLDI TOLTI SEMPRE E SOLTANTO AI LAVORATORI DIPENDENTI.
- ) E' VIOLENZA PREMIARE I MAFIOSI RIVENDENDO LE LORO PROPRIETA' SEQUESTRATE ALL'ASTA CUI PARTECIPERANNO SOLO PRESTANOME!
- ) E' VIOLENZA LASCIARE VIAGGIARE I PENDOLARI SU TRENI FATISCENTI E MAI IN ORARIO.
- ) E' VIOLENZA PREMIARE GLI EVASORI FISCALI.
- ) E' VIOLENZA VENDERE AVIOLINEE STATALI A CORDATE DI CAPITALISTI DOPO AVERLE MONDATE DEI DEBITI ACCOLLATI ALL'ERARIO PUBBLICO.
- ) E' VIOLENZA AIZZARE LE FOLLE CON OFFESE SOLO PERCHE' NUTRONO IDEE DIVERSE.
- ) E' VIOLENZA NON SOTTOSTARE ALLE LEGGI DELLO STATO CON NORME AD HOC CREATE PER TUTELARSI DAI TRIBUNALI INQUIRENTI.
- ) E' VIOLENZA IL PROCESSO BREVE SALVA DELINQUENTI E LESIVO PER I MISERI CHE ATTENDONO GIUSTIZIA.
- ) E' VIOLENZA NON AVERE ASSISTENZA SANITARIA ADEGUATA PER LAUREE REGALATE.
- ) E' VIOLENZA LA BARONIA UNIVERSITARIA, MAGISTRALE, NOTARILE, DEGLI ORDINI PROFESSIONALI, DEI SINDACATI, DEI PARTITI POLITICI, DELLE RCA AUTO, DELLE IMPOSIZIONI ECCLESIASTICHE IN MATERIA SANITARIA E DI MORALE A SENSO UNICO...
- ) E QUESTA VIOLENZA (MI SCUSO PER LA FOTOGRAFIA CHE AVREI VOLUTO DIMENTICARE), PERCHE' NON E' MAI STATA CONDANNATA DAI LERCI POLITICI YTALYOTY POST 25 LUGLIO 1943. DUNQUE, LA VIOLENZA E' TALE SOLO SECONDO CONVENIENZA! (kiriosomega)
lunedì 7 dicembre 2009
Il MNP sul congresso della Fiamma
- promuove la corruzione morale e materiale del nostro paese
- ha trasformato la politica in volgare affarismo e carrierismo
- ha ceduto alla mafia e alla camorra intere zone del territorio nazionale
- tradisce il meridione d'Italia attraverso l'introduzione del federalismo fiscale
- tradisce la sovranità nazionale mantenendo l'Italia in una posizione di suddditanza nei confronti degli USA (vedi Iraq, Afghanistan, costruzione dell'F35, 113 basi americane, ecc,)
domenica 6 dicembre 2009
Fw: [fiamma] La Fiamma gennaio 2010
Mezzano
martedì 1 dicembre 2009
Fw: comunicato ATTIVITA' MNP -PUGLIA
>
>> Sabato 5 Dicembre con inizio alle ore 17 si terrà a Brindisi,in Corso
>> Garibaldi ,un banchetto che avrà come tematiche principali la difesa dei
>> prodotti italiani e la sensibilizzazione dell'opinione pubblica sul tema
>> della sicurezza e della legalità. Parteciperanno per l'occasione i
>> coordinatori pugliesi del Movimento Nazional Popolare, la sezione
>> tarantina di Forza Nuova e il Comitato per la difesa del cittadino di
>> Brindisi.
>>
>>
>>
>> Cataldo La neve (coordinatore MNP Puglia), Dott.Nicola Causi ( federale
>> FN Taranto), Avv.Luciano Tarantini (presidente Comitato difesa cittadino
>> Brindisi)
>>
>>
>> *Coordinamento pugliese Movimento Nazional Popolare*
>>
>
domenica 29 novembre 2009
Fw: Messaggio di Nicoila Cospito ai Congressisti
l'assise nazionale del Movimento che riunisce i circoli di Area
Destra, coloro che non hanno inteso seguire Storace nel suo
scondizolamento nei confronti di Berlusconi e del PdL e che vogliono costruire
un blocco alternativo.
stato invitato a partecipare ai lavori.
congressisti
MNP Nicola Cospito
Popolare
160
stiamo vivendo sta vedendo il sistema sempre più alle corde. La società
liberalcapitalista mostra una crisi irreversibile con il crollo dei mostri che
ha creato, dal potere delle banche e dell'alta finanza alla
globalizzazione e al mondialismo. Persino l'ecosistema rischia di
infrangersi definitivamente.
caratterizza il quadro politico nazionale deve indurre ad una riflessione cui
nessuno di noi può sottrarsi:
qualcuno pensa ancora di fare, accordi con il PdL, significa perdere in tempi
brevi la coscienza della propria identità, della propria storia, delle
proprie radici.
avere percezione dello spazio politico enorme cui si rinuncia, uno spazio
politico che cresce a vista d'occhio, mano a mano che i due poli liberisti
arrivano a collimare. Un processo avvertito dall'uomo della strada ma non ,
stranamente, da taluni personaggi che, comunque sia, si stanno allontanando
definitivamente da noi.
non farsi carico del fatto che questo governo, sulla scia del
centrosinistra, lascia sempre più spazio alla camorra, cui sta cedendo il
controllo di intere parti del territorio nazionale, perpetrando un clamoroso
tradimento nei confronti dell'intero popolo italiano.
slogans.
dalla giunta della Camera all'arresto di Cosentino ne è una prova.
di Cosentino alla Presidenza della Campania è un'altra
prova.
questue o di elemosine
rimboccarsi le maniche e di lavorare sodo alla costruzione di un blocco
nazionale, popolare e sociale,
campo capace di conquistare la fiducia della parte sana del nostro
paese.
convenuti, partendo da Alessandro Pucci e dal Comitato Promotore, i
migliori auguri di buon lavoro a nome mio e del Movimento Nazional Popolare,
sicuro che oggi comincia un cammino di lotta entusiasmante che non potremo non
fare insieme, al servizio della nostra Italia e della nostra
Europa.
!!
Cospito
mercoledì 25 novembre 2009
Fw: Un Parlamento da buttare
della delinquenza
dei deputati ha respinto la richiesta d'arresto di Nicola Cosentino esponente di
spicco del PdL e prossimo candidato alla Presidenza della Campania, avanzata
dalla magistratura.
con la camorra
Popolare
spacciandosi per camerata,
criminalità
voto
ma l'intero popolo italiano
Popolare
giovedì 19 novembre 2009
Fw: [fiamma] Ci hanno rubato anche l'acqua!
italiano l'ennesimo "regalo", in linea con la sua vocazione ultraliberista e
antisociale, ha PRIVATIZZATO L'ACQUA POTABILE, l'acqua del
rubinetto, che adesso potrà essere ceduta ai privati e alle
multinazionali.
perché quando reti, impianti e personale vengono dati ai privati, sono i
privati che diventano i proprietari dell'acqua e, poiché i privati avranno
il gravoso compito di rifare reti e impianti fatiscenti che disperdono fino al
40% del prezioso bene, una volta fatti questi investimenti i privati li
ribalteranno sulle tariffe e nessuna Autority potrà far niente e dovremo pagare
la ex-nostra acqua molto ma molto di più.
alle sentenze della Corte Europea, perché c'è una sentenza che da anni impone a
Rete 4 di restituire a Europa 7 le frequenze che ad Europa 7 spettano e invece
Rete 4 continua a trasmettere su quelle frequenze (e l'Italia a pagare
penalità), alla faccia nostra, di Europa 7 e delle sentenze della Corte
Europea.
venerdì 13 novembre 2009
Fw: Comunicato MNP
elezioni regionali in Campania, il PdL non rinuncerà alla candidatura di Nicola
Cosentino, attualmente indagato per collusione con la camorra e del quale la
magistratura ha chiesto gli arresti. E' dunque evidente che il partito di
Berlusconi non intende rinunciare all'appoggio della camorra alla quale lo Stato
liberaldemocratico da tempo va cedendo il controllo di intere zone del nostro
paese, come pure denunciato a gran voce dagli agenti di polizia in agitazione
per i tagli alla sicurezza.
appoggiare in qualunque modo il PdL rappresenta non solo un tradimento
delle nostre idee e dei nostri ideali, ma anche un tradimento nei confronti
dell'Italia e degli italiani.
apparteniamo a quello schieramento che nella storia si battè e sconfisse la
mafia. Chi dunque si allea con chi appoggia e si fa spalleggiare dalla mafia
non è e non potrà mai essere considerato un camerata. Qui infatti
non è dato sbagliare.
Fw: Comunicato MNP
elezioni regionali in Campania, il PdL non rinuncerà alla candidatura di Nicola
Cosentino, attualmente indagato per collusione con la camorra e del quale la
magistratura ha chiesto gli arresti. E' dunque evidente che il partito di
Berlusconi non intende rinunciare all'appoggio della camorra alla quale lo Stato
liberaldemocratico da tempo va cedendo il controllo di intere zone del nostro
paese, come pure denunciato a gran voce dagli agenti di polizia in agitazione
per i tagli alla sicurezza.
appoggiare in qualunque modo il PdL rappresenta non solo un tradimento
delle nostre idee e dei nostri ideali, ma anche un tradimento nei confronti
dell'Italia e degli italiani.
apparteniamo a quello schieramento che nella storia si battè e sconfisse la
mafia. Chi dunque si allea con chi appoggia e si fa spalleggiare dalla mafia
non è e non potrà mai essere considerato un camerata. Qui infatti è vietato
sbagliare.
giovedì 12 novembre 2009
Fw: [fiamma] Il 12 novembre "giornata del ricordo"
con il voto di TUTTI i Partiti, ha approvato
l'istituzione del 12 novembre quale "giornata del ricordo delle vittime
italiane in missione di pace all'estero".
solo l'ipocrisia antifascista e del politicamente corretto può considerare
missioni di pace quelle svolte dall'Italia a sostegno delle vere e proprie
guerre di aggressione degli Usa, guerre in realtà per il controllo delle
fonti energetiche e per sottomettere gli Stati che si oppongono al
loro dominio planetario, STIGMATIZZIAMO il
disinteresse ed il menefreghismo delle stesse Autorità, Istituzioni e Forze
Politiche, nei confronti della richiesta del "Comitato per Foggia città martire"
per l'istituzione di "UNA GIORNATA DEL RICORDO PER LE OLTRE 100MILA
VITTIME CIVILI ITALIANE DEI BOMBARDAMENTI TERRORISTICI ANGLOAMERICANI DEL 2°
CONFLITTO MONDIALE" (la data proposta è quella del 20 ottobre
anniversario della strage dei bambini di Gorla-Milano).
nostro abbandono dell'iniziativa, i mezzi sono scarsi, la nostra visibilità
oscurata, ma noi non molleremo fino a quando anche quella marea di civili
innocenti non avrà il GIUSTO e DOVEROSO
RICORDO.
Martire"
venerdì 6 novembre 2009
Fw: Storace ultimo atto
giovedì 5 novembre 2009
Fw: Sì al Crocifisso!
MOVIMENTO POLITICO CATTOLICO
“Azione e Tradizione”
Via D. Scura, 19 – 70026 Modugno (Terra di Bari)
IL VELENO LAICISTA COMINCIA A DARE I SUOI FRUTTI AMARI…
COMUNICATO STAMPA
n° 10 del 4 novembre 2009
San Carlo Borromeo
L'attacco al Crocifisso é un attacco condotto direttamente a Gesù Cristo.
Il laicismo é un veleno che sta conducendo gli stati all'apostasia.
L'unica risposta é la riaffermazione della Regalità di Gesù Cristo
L'Unione Massonica Europea ha sferrato l'ennesimo deplorevole attacco a Gesù Cristo. Con la sentenza del Tribunale di Stasburgo ha ribadito la sua precisa impostazione culturale e religiosa: il nemico da abbattere é la religione cattolica; il pericoloso terrorista da fermare é Gesù Cristo. Ed il simbolo di questa associazione a delinquere é il Crocifisso che dovrà essere rimosso a cominciare dalle scuole pubbliche.
Non ci meraviglia questa presa di posizione dei parrucconi togati di Strasburgo; abbiamo denunciato da tempo quale fosse l'obiettivo degli Stati Uniti d'Europa a loro volta strumento mondialista a disposizione di banchieri, tecnocrati e ministri dell'anticristo per condurre gli stati all'apostasia dichiarata.
Non ci meravigliano neppure le timide reazioni appena abbozzate da chi ha concepito, tenuto a battesimo ed allevato questa idra policefala i cui simboli puzzano di loggia già a partire dalle sue istituzioni. Ridicole, infatti, sono le dichiarazioni di coloro i quali criticano tale sentenza sulla base di un'errata interpretazione del concetto di laicità da parte dei giudici di Starsburgo. Per costoro, quindi, la laicità sarebbe un valore in sé deturpato e violentato da una forzatura avvenuta nelle grigie aule del tribunale europeo.
Azione e Tradizione, risponde a queste aberrazioni mentali osservando invece che proprio la laicità costituisce ontologicamente un veleno pericolosissimo in sé. A nulla vale, infatti, operare qualche distinzione circa il grado di tossicità della stessa. A nulla serve la pretestuosa differenziazione tra laicismo radicale alla francese e laicismo moderato all'americana che tanto successo ha riscosso presso le alte sfere vaticane.
Nel primo caso, infatti, si assisterebbe ad un cortocircuito logico secondo cui - in nome dell'abbattimento di ogni religione e dogmatismo - si finirebbe per cadere proprio in un assolutismo dogmatico e nella statolatria. Nel secondo caso, invece, si finirebbe per mettere sullo stesso piano il falso col Vero; la verità con l'errore; Cristo e Belial.
Azione e Tradizione, inoltre, ricorda come gli attacchi più subdoli all'esposizione pubblica del Crocifisso non provengono solo dai burocrati europei o da qualche personaggio pittoresco in stile Adam Smith, ma anche e soprattutto da autorevoli membri delle comunità ebraiche che già nel 2002 avevano suggerito di sostituire al Crocifisso la doppia elica del Dna(1). Così, infatti, argomentava Amos Luzzatto, l'allora presidente delle Comunità Ebraiche Italiane che rilasciava alla stampa le seguenti dichiarazioni: «Cosa metterei nelle aule delle scuole italiane? La doppia elica del Dna, l'unico simbolo del genere umano punto e basta (...) Oramai è un simbolo conosciuto da tutti. E nelle scuole sarebbe perfetto (...)».
A questo punto, Azione e Tradizione ritiene che l'unica risposta alla deriva religiosa e spirituale del mondo sia la riaffermazione della Regalità Sociale di NS Gesù Cristo, unico e vero Legislatore, Giudice e Re. A tal proposito ricordiamo quanto già scritto nell'enciclica "Quas Primas" di S. S. Pio XI a proposito del laicismo: "La peste della età nostra è il così detto laicismo coi suoi errori e i suoi empi incentivi; e voi sapete, o Venerabili Fratelli, che tale empietà non maturò in un solo giorno ma da gran tempo covava nelle viscere della società. Infatti si cominciò a negare l'impero di Cristo su tutte le genti; si negò alla Chiesa il diritto — che scaturisce dal diritto di Gesù Cristo — di ammaestrare, cioè, le genti, di far leggi, di governare i popoli per condurli alla eterna felicità. E a poco a poco la religione cristiana fu uguagliata con altre religioni false e indecorosamente abbassata al livello di queste; quindi la si sottomise al potere civile e fu lasciata quasi all'arbitrio dei principi e dei magistrati. Si andò più innanzi ancora: vi furono di quelli che pensarono di sostituire alla religione di Cristo un certo sentimento religioso naturale. Né mancarono Stati i quali opinarono di poter fare a meno di Dio, riposero la loro religione nell'irreligione e nel disprezzo di Dio stesso.
I pessimi frutti, che questo allontanamento da Cristo da parte degli individui e delle nazioni produsse tanto frequentemente e tanto a lungo, Noi lamentammo nella Enciclica Ubi arcano Dei e anche oggi lamentiamo: i semi cioè della discordia sparsi dappertutto; accesi quegli odii e quelle rivalità tra i popoli, che tanto indugio ancora frappongono al ristabilimento della pace; l’intemperanza delle passioni che così spesso si nascondono sotto le apparenze del pubblico bene e dell’amor patrio; le discordie civili che ne derivarono, insieme a quel cieco e smoderato egoismo sì largamente diffuso, il quale, tendendo solo al bene privato ed al proprio comodo, tutto misura alla stregua di questo; la pace domestica profondamente turbata dalla dimenticanza e dalla trascuratezza dei doveri familiari; l’unione e la stabilità delle famiglie infrante, infine la stessa società scossa e spinta verso la rovina (...)"
domenica 1 novembre 2009
Fw: COMUNICATO STAMPA Manifestazione a Novara di Sabato 31 Ottobre 2009
giovedì 29 ottobre 2009
Fw: fare blocco per tornare protagonisti
protagonisti
Cospito
avvicinano e, ancora una volta, scattano le manovre per impedire che a destra
del PdL nasca una forza politica autonoma, indipendente, di opposizione e in
grado di qualificarsi come tale davanti all'opinione pubblica. Manovre che si
ripetono puntualmente e vedono impegnati personaggi che già nel passato si
sono abbondantemente squalificati.
Storace quando alcune settimane fa, in barba ai suoi stessi militanti e senza
essersi consultato con nessuno degli organi del suo partito, ha reso noto che
"La Destra" era disponibile ad appoggiare il candidato del PdL alle regionali
del Lazio. E questo, probabilmente glissando sul fatto che lo sbarramento
del 4 % introdotto nelle elezioni europee, era stato concepito proprio dal PdL
per impedire anche agli esponenti de La Destra l'ingresso a
Strasburgo. Non si può dire che Storace manchi di gratitudine... E
adesso questi giochi continuano con la commemorazione a Roma sabato 31
ottobre del buon Beppe Niccolai da parte di improbabili esegeti sotto l'egida e
la partecipazione di Giovanni Alemanno, il sindaco di Roma, celebratore
dell'antifascismo e dell'8 settembre, che solo qualche giorno, feroce
inquisitore, invocava l'espulsione dall'università di Roma del coraggioso
professor Antonio Caracciolo, reo di aver rivendicato sul suo blog
personale il diritto alla libera ricerca storica a costo di infrangere vecchi e
nuovi tabù. Dire che Niccolai, spirito ribelle e libero pensatore, fascista come
pochi, si rivolti nella toma è dir poco...
per non rendersi conto del senso della manovra
Storace/Alemanno e di certo, non mancheranno i pecoroni che
cadranno nella rete degli inganni, delle ipocrisie e dei tradimenti nemmeno più
mascherati più di tanto.
riciclarsi e tenta di rientrare in gioco. L'ex governatore del
Lazio, abituato all'entraedesci dal PdL, senza alcuna serietà e
coerenza, è pronto a tutto pur di inseguire il sogno di un assessorato alla
regione. Per questo lo vedremo con ogni probabilità sostenere Renata
Polverini alla presidenza del Lazio, a prescindere dal fatto che questa
signora sia una fedelissima di Gianfranco Fini, sommo sacerdote del
vangelo Usa-Israel e nemico giurato del fascismo e dei fascisti.
minimo di raziocinio politico non può non domandarsi a che pro il PdL accetti il
sostegno di Storace. Storace nelle passate elezioni di giugno ha
raggiunto un risultato assolutamente scarso ed è anche alle prese all'interno
del suo partito con una scissione di una congrua parte di dirigenti e militanti,
stanchi di seguirlo in una politica solo e soltanto personale. Insomma il
sostegno elettorale di Storace sarà minimo, quasi zero. E allora ? La
risposta è appunto semplice e chiara: Auspice Alemanno, suo vecchio
compagno di cordata, è scattata l'operazione volta ad impedire che i gruppi a
destra del PdL raggiungano una nuova coesione costituendo una formazione
organica e alternativa. Il patto operativo tra il MNP e Forza Nuova,
l'attenzione nei confronti di questo patto da parte di diverse comunità
militanti sparse sul territorio nazionale, taluni fermenti tra i quadri della
Fiamma Tricolore, ha destato qualche preoccupazione. La nascita di
un BLOCCO NAZIONAL POPOLARE forte e deciso, potrebbe
rompere il piatto e, una volta oltrepassata la soglia di sbarramento in una
regione, potrebbe finire per dilagare in tutto il paese. Ecco allora la manovra.
Sporca come sempre.
mettiamo in guardia militanti e camerati a non farsi ulteriormente
strumentalizzare. L'unico obiettivo politico degno di tale nome è e
deve essere la costruzione un Movimento Unitario di Opposizione. Per
raggiungere questo risultato non si può tenere il piede in due scarpe. Chi
dialoga con il PdL liberista, massone e filoamericano non è dei nostri. A chi
dice che ci sono gli sbarramenti, che c'è il bipolarismo, che la politica
obbliga a fare scelte compromissorie rispondiamo: Aprite bene gli occhi. Nel
paese è in forte crescita un'opinione pubblica stanca della destra e della
sinistra, disgustata da questa politica. Gente che coniuga disoccupazione,
crisi, problemi di ogni genere e che considera parlamento e parlamentari
parassiti e greppie del paese. E' a questa gente che dobbiamo rivolgerci. Se
riusciremo ad allontanare il loglio dal grano e a dare gambe al
nostro progetto, cominceremo a scrivere una nuova pagina di storia, tornando
protagonisti. E noi questo vogliamo. Di assessorati più o meno improbabili per
politicanti falliti e non più credibili non sappiamo che farcene.
giovedì 22 ottobre 2009
NO agli F35
domenica 18 ottobre 2009
Fermento ed entusiasmo
lunedì 12 ottobre 2009
Manifestazione MNP FORZA NUOVA A ROMA
domenica 11 ottobre 2009
Fw: I campioni del governo che qualcuno vorrebbe difendere
Provvedimento inedito in seguito ai ricorsi dei
supplenti penalizzati
Il Tribunale del Lazio dà 30 giorni di tempo al
ministero per eseguire le ordinanze
Graduatorie dei precari
il Tar commissaria la
Gelmini
di SALVO
INTRAVAIA
Mariastella Gelmini
il ministro Gelmini sulle graduatorie
dei precari. E' la prima volta che accade, ne dà notizia l'Anief che ha
patrocinato i ricorsi dei supplenti inseriti "in coda", anziché "a pettine",
nell'ultimo aggiornamento delle liste dei supplenti. Se entro 30 giorni il
ministero non darà esecuzione alle ordinanze del tribunale amministrativo a
viale Trastevere arriverà un commissario che si dovrà occupare della questione.
Intanto, sulla vicenda il ministro Mariastella Gelmini ha annunciato
l'emanazione di un provvedimento ad hoc che "sana" l'intera questione. Ma il Tar
ricorda che eludendo le ordinanze cautelari il ministero ha aggirato la
Costituzione e lo ha condannato al pagamento delle spese a favore degli
insegnanti danneggiati.
Il braccio di ferro sulle graduatorie dei
precari della scuola, che interessano 500 mila insegnanti, rischia di fare
scoppiare l'ennesimo caso politico sulla scuola. E di fare precipitare nel caos
l'avvio dell'anno scolastico. Alla luce dei provvedimenti del Tar e del
Consiglio di stato, parte degli 8 mila docenti che hanno ottenuto l'immissione
in ruolo ad agosto potrebbero vedersela revocata a favore dei colleghi con più
punteggio.
Stesso discorso per gli oltre 100 mila supplenti nominati
alcune settimane fa, prima della riapertura dei portoni. Il numero di coloro
che, ritenendo ingiusto l'inserimento in coda in altre province, si sono rivolti
alla giustizia amministrativa è infatti altissimo: 7 mila e 500, fa sapere
Marcello Pacifico, presidente dell'Anief (l'Associazione nazionale insegnanti ed
educatori in formazione), ed altrettanti che si sono rivolti alò Presidente
della Repubblica perché i termini per il ricorso al Tar erano scaduti. In
totale, 15 mila insegnanti che potrebbero sovvertire tutte le nomine effettuate
due mesi fa.
Lo scorso mese di aprile, il ministro dell'Istruzione
Mariastella Gelmini ha emanato il decreto per l'aggiornamento delle graduatorie
dei precari, ma con una novità: graduatorie bloccate (nella sostanza) per due
anni e possibilità di inserimento, ma soltanto in coda, in tre province oltre
quella di appartenenza. Anche se nessuno lo ha mai detto a
chiare lettere, il provvedimento mirava a tutelare i precari delle regioni
settentrionali spesso scalzati nelle immissioni in ruolo e nell'attribuzione
delle supplenze dai colleghi meridionali, con più anni di precariato e con più
punti. Non potendosi spostare in un'altra provincia i precari
meridionali, collocati soltanto in coda anche se con più punti, vengono nominati
soltanto dopo i colleghi autoctoni.
Rilevata l'incongruenza, l'Anief si
era subito rivolta al Tar, che in più occasioni si è pronunciato a favore di
questa tesi, per ottenere l'inserimento dei precari "a pettine": cioè, in base
al punteggio e non in coda. Ma il ministero dell'Istruzione, spiegano gli
interessati, "lo scorso luglio ha emanato una nota invitando gli Uffici
scolastici provinciali e regionali a non adeguarsi alle ordinanze della
magistratura amministrativa procedendo, in attesa dell'udienza del Consiglio di
Stato, alle assegnazioni delle immissioni in ruolo e delle supplenza annuali"
secondo le graduatorie "principali" e pescando solo successivamente dalle
"code", "in spregio a ogni principio meritocratico". Sentenza, quella del
Consiglio di stato, che poco più di una settimana fa ha confermato la linea del
Tar Lazio.
Solo dopo il pronunciamento del Consiglio di stato, lo scorso
5 ottobre, il ministero ha inviato una nota agli Uffici scolastici provinciali e
regionali in cui invita i dirigenti ad inserire i ricorrenti "a pettine" ma,
vista la natura cautelare dei provvedimenti, "con riserva" e senza rivoluzionare
le nomine in ruolo e dei supplenti. Ma nel giudizio di ottemperanza del Tar
Lazio di ieri questo modo di procedere di viale Trastevere configura, a parere
dei giudici, "lo sviamento di potere per elusione della misura cautelare
accordata" ai ricorrenti. "Atteso infatti - proseguono i giudici - che, in
applicazione dei principi costituzionali di effettività della tutela
giurisdizionale affermati dagli articoli 24 e 113 della Costituzione,
l'amministrazione scolastica era (ed è) tenuta a dare tempestiva e puntuale
esecuzione alla precitata decisione cautelare". E "assegna 30 giorni di tempo
per "dare puntuale esecuzione all'ordinanza medesima mediante istruzioni agli
uffici scolastici periferici di disporre l'inserimento 'a pettinè dei ricorrenti
nelle graduatorie provinciali, inserendoli nella fascia d'appartenenza e con il
punteggio acquisito e aggiornato nella graduatoria provinciale di attuale
iscrizione". Ma non solo: "in caso di non ottemperanza alla esecuzione della
presente ordinanza collegiale, nomina sin da ora un commissario ad actus nella
persona del dottor Luciano Cannerozzi de Grazia, dirigente generale della
Funzione Pubblica, il quale - decorso vanamente l'indicato termine di trenta
giorni - provvederà in via sostituiva ad adempiere al dictum giudiziale (...),
predisponendo in proposito apposita relazione sulle attività svolte in
esecuzione dell'incarico"-. E condanna l'amministrazione "al pagamento in favore
dei ricorrenti delle spese di questa fase cautelare, che vengono liquidate in
complessive euro 5 mila euro".
Ma il governo sembra
cercare l'escamotage: un emendamento che il ministro Mariastella Gelmini
presenterà in occasione della conversione in legge del decreto-legge
salva-precari in discussione nei prossimi giorni. Anche l'Anief è intenzionata a
non mollare. "La giustizia ancora vige nei tribunali - dichiara Marcello
Pacifico - speriamo che il Parlamento non intervenga perché, altrimenti, dovrà
intervenire il giudice delle leggi, la Corte costituzionale per mettere la
parola fine alla vicenda".
(10 ottobre
2009)
Mi chiedo, e chiedo alla Vostra coscienza, esiste un limite all'arroganza
della signora Gelmini? Esiste ancora un confine allìindecenza di questo
Ministro? Esiste un momento in cui anch'essa, cresciuta al sole
dell'illegalità e della prevaricazione (il suo padrone Silvio...
Inviato da madmouse il 10 ottobre 2009
alle 20:46
Bisognerebbe chiedere al ministro Brunetta che cosa ne pensa, visto che ci
ha rotto le scatole due anni con comunisti fannulloni, sottosviluppati (da
qual pulpito) e quanti piu' improperi , o al fido Quagliariello che dopo
averne fatto parte per anni se la prende con le baronie universitarie
pu...
Inviato da giovannisette il 10 ottobre
2009 alle 20:18
Cara ministra Gelmini, anche tu sei una precaria! Pensa cosa sarebbe
successo se facendo gli esami di abilitazione alla professione di avvocato, in
Calabria, ti avessero poi iscritto in coda all'albo degli avvocati, in
Lombardia.. forse avresti fatto ricorso al tar del Lazio.. povera Italia
Inviato da berlusconi01 il 10 ottobre
2009 alle 20:18
- condividi
- .
domenica 4 ottobre 2009
Fw: Unire tutte le forze nazionalpopolari
NAZIONALPOPOLARI
interessante e merita considerazione nella prospettiva di un rinnovamento della
Fiamma Tricolore e della sua classe dirigente. Un rinnovamento tanto necessario
quanto urgente. Circa le alleanze passate, fa piacere rilevare come
Piero si interroghi sui risultati conseguiti nel passato, quando la contiguità
allo schieramento berlusconiano ha danneggiato l'immagine e la credibilità del
partito, compromettendone il ruolo di opposizione al governo e la sua
anima di alternativa al sistema liberaldemocratico, causa e contenitore di tutti
i mali e le crisi del nostro tempo.
lavorare per l'unità di tutte le forze nazionalpopolari. Lo chiedono a gran voce
non solo i militanti, ansiosi di riscoprire la propria identità nella fedeltà
alle radici e di battersi a viso aperto, ma anche e soprattutto i cittadini
italiani stanchi e disorientati, stufi di pagare i costi di una crisi di cui non
sono i responsabili. I cittadini che, come i naufraghi su un'isola
deserta, anelano a vedere delinearsi all'orizzonte le sagome delle navi
della salvezza. E questo è il nostro compito. Il MNP e Forza Nuova lo hanno
compreso e hanno siglato un patto operativo che ha fatto rinascere non poche
speranze. Questo patto deve crescere ed aggregare. E' per questo che aspettiamo
sulla barricata dell'onore, della speranza e della battaglia per il nostro
popolo i camerati della Fiamma finalmente liberi da ogni inquinamento
personalistico e affaristico che la mentalità massonica, liberale e
berlusconiana porta nel suo DNA. Se Puschiavo proseguirà su questa strada non
potrà che trovare simpatia e sostegno.
----- Original Message -----
From:
Carlo Infante (Lecce)
Sent: Sunday, October 04, 2009 11:23
AM
Subject: RITORNARE AVANTI di Piero
Puschiavo
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RITORNARE AVANTI: premessa alla mozione congressuale
di Piero Puschiavo
Vicenza, 4 ottobre 2009
Nell’attuale scenario politico, dove
mancano idee, contenuti e soprattutto proposte incisive a fronte del dramma
socio-economico che investe sempre più la nostra Italia, una forza come la
Fiamma Tricolore deve ritrovare quanto prima una sua naturale collocazione, un
ruolo sempre meno marginale e sempre più protagonista, con determinazione, con
mentalità rinnovata.
Nel corso di questi ultimi cinque anni
- e probabilmente già in precedenza - si sono verificate troppe situazioni
negative, legate a mancanza d’equilibrio, di lungimiranza e probabilmente di
onestà intellettuale, che hanno purtroppo progressivamente allontanato il
partito dalla visibilità necessaria nel panorama nazionale, ma soprattutto lo
hanno reso incapace di interagire con le altre forze politiche e di dialogare
con gli italiani.
La totale assenza di direttive
politiche da parte dei vertici “reali” della Fiamma Tricolore, una struttura
elefantiaca troppo burocratizzata, non al passo coi tempi e sovradimensionata
rispetto alle condizioni attuali del partito, ha portato la Linea Politica e
Programmatica ad essere solamente un mero documento di circostanza, un
formalismo senza alcuna possibilità d’applicazione pratica e di proiezione
concreta nel sociale.
Ora, in vista di un tanto sospirato
Congresso nazionale, la Fiamma si accinge a doversi esprimere (alla luce di
quanto sopra) in maniera critica, schietta, severa, sul proprio
futuro.
Un futuro che, se si vuole davvero
tentare un cambio di marcia, dovrà giocoforza essere totalmente differente dal
recente passato e dal presente, affinché la Fiamma torni ad essere punto di
riferimento e simbolo spendibile e credibile di speranza, luce per il futuro
italiano.
Un cambiamento si rende quindi
necessario contro un attendismo ed un’inerzia che non hanno portare alcun
risultato apprezzabile.
Un ritorno all’approccio coraggio con
la realtà, per affrontare con decisione risolutiva le problematiche attuali.
Un richiamo all’essenza, a noi stessi
quali testimoni di una storia portatrice di valori, di etica, di spiritualità
e di avanguardia.
Al teatrino politico che vede da
una parte slogan e spot elettorali e dall’altra il moralismo più falso ed
ipocrita, la Fiamma deve saper opporre la sua naturale propensione sociale e
nazionale, unitamente alla ineludibile necessità di fare sintesi: dovrebbe
essere la nostra storia e la nostra idealità ad indicarcelo, anzi ad
imporcelo.
Verso un Movimento organico e coeso,
plasmato da meritocrazia ed affidabilità dei suoi aderenti, al di là ed al di
sopra di qualsiasi inutile e dannoso personalismo, clientelismo o legame a
carattere personalistico.
Un Movimento Sociale che dovrebbe
imparare a guardare a destra facendo i dovuti distinguo laddove “destra” è
troppo spesso sinonimo di conservatorismo, liberismo e clericalismo, talvolta
anche quando declinata al “sociale”.
Un Movimento non tanto “alleabile” a
chissà quali aleatorie “controparti”, ma rigorosamente chiaro, ortodosso ed
intransigente nei suoi punti e linee guida quanto disponibile al dialogo,
consapevole nella strategia, elastico nelle scelte tattiche; in fondo, le
volte che siamo stati “alleabili”, quali risultati abbiamo ottenuto? Con quale
conseguente migliorata considerazione ne è uscito il
partito?
Dobbiamo assolutamente tornare ad
essere un soggetto che sappia rassicurare ed infondere certezza, ma per
serietà, linearità di comportamento, volontà di applicazione e capacità di
interpretazione.
Forte richiamo al concetto di
Patria, di solidarietà nazionale, di unità d’Italia (nella
consapevolezza del suo dipanarsi storico), affermazione dell’Identità versus
fenomeno immigratorio e sue dinamiche, atomizzazione sociale e disgregazione
della comunità.
Recupero della Sovranità
Monetaria quale unica soluzione radicale alla recessione economica e al
saccheggio dello stato sociale; obbiettivo imprescindibile sulla strada di più
ampio affrancamento politico nazionale ed europeo.
Siamo stati i primi a sollevare queste
questioni, a denunciare questi problemi, divenuti in seguito reali e di
dominio pubblico, ed abbiamo anche sempre indicato la strada delle giuste
soluzioni laddove vi fosse reale volontà politica. Siamo stati i precursori
delle risposte a queste tematiche, ed è stato il nostro dna politico a
dettarcele.
Sebbene l’Italia si contraddistingua anche per le proprie preziose ed
irrinunciabili specificità, è importantissimo ritrovare la credibilità nel
Meridione, attraverso il ritorno dello Stato che da ormai 60 anni ha di
fatto una Sovranità Virtuale, abbandonando a sé stesso l'autentica Fonte di
Sviluppo futuro per il Paese, in una terra tanto vessata quanto generosa e
desiderosa di riscatto che ha sempre ripagato con la fiducia del voto la
Fiamma Tricolore.
Ora, cari camerati, ci accingiamo a
scegliere il futuro del nostro Movimento, ben consapevoli che serve una prova
di coraggio.
Vincere la paura delle chiacchiere e
dar seguito ai fatti.
Chi, col lavoro serio, silenzioso e
costante, ha portato a casa qualche seppur piccolo risultato sul piano
elettorale, ha però ridato grande entusiasmo tra i nostri più sinceri
militanti.
Nessuno pretende di avere la bacchetta
magica; la strada verso cui la nostra idea ci ha condotto è sempre stata
impervia e necessita perciò di lucidità, pretende da noi energia, decisione e
soprattutto unità, ma ci potrà regalare ancora delle soddisfazioni, ne sono
certo.
Non è più tempo per attendere i
periodi elettorali quali unico momento “pulsante” del partito. Le fortune del
domani si costruiscono col sacrificio di tutti i giorni.
Ritorniamo ad essere più che ad
apparire:
ritornare avanti!
Piero Puschiavo
Movimento Sociale - Fiamma
Tricolore