domenica 4 ottobre 2009

Fw: Unire tutte le forze nazionalpopolari










Subject: Unire tutte le forze nazionalpopolari



UNIRE TUTTE LE FORZE
NAZIONALPOPOLARI

 

La mozione di Puschiavo è molto
interessante e merita considerazione nella prospettiva di un rinnovamento della
Fiamma Tricolore e della sua classe dirigente. Un rinnovamento tanto necessario
quanto urgente. Circa le alleanze passate, fa piacere rilevare  come
Piero si interroghi sui risultati conseguiti nel passato, quando la contiguità
allo schieramento berlusconiano ha danneggiato l'immagine e la credibilità del
partito, compromettendone il ruolo di opposizione  al governo e la sua
anima di alternativa al sistema liberaldemocratico, causa e contenitore di tutti
i mali e le crisi del nostro tempo.

Oggi è tempo di guardare avanti e di
lavorare per l'unità di tutte le forze nazionalpopolari. Lo chiedono a gran voce
non solo i militanti, ansiosi di riscoprire la propria identità nella fedeltà
alle radici e di battersi a viso aperto, ma anche e soprattutto i cittadini
italiani stanchi e disorientati, stufi di pagare i costi di una crisi di cui non
sono  i responsabili. I cittadini che, come i naufraghi su un'isola
deserta,  anelano a vedere delinearsi all'orizzonte le sagome delle navi
della salvezza. E questo è il nostro compito. Il MNP e Forza Nuova lo hanno
compreso e hanno siglato un patto operativo che ha fatto rinascere non poche
speranze. Questo patto deve crescere ed aggregare. E' per questo che aspettiamo
sulla barricata dell'onore, della  speranza e della battaglia per il nostro
popolo i camerati della Fiamma finalmente liberi da ogni inquinamento
personalistico e affaristico che la mentalità massonica, liberale e
berlusconiana porta nel suo DNA. Se Puschiavo proseguirà su questa strada non
potrà che trovare simpatia e sostegno.

 

Nicola Cospito


----- Original Message -----


Sent: Sunday, October 04, 2009 11:23
AM

Subject: RITORNARE AVANTI di Piero
Puschiavo





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utilizzare il Blog 
 www.pieropuschiavo.splinder.it  oppure rispondere
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RITORNARE AVANTI: premessa alla mozione congressuale
di Piero Puschiavo


 


 


Vicenza, 4 ottobre 2009


 


 


Nell’attuale scenario politico, dove
mancano idee, contenuti e soprattutto proposte incisive a fronte del dramma
socio-economico che investe sempre più la nostra Italia, una forza come la
Fiamma Tricolore deve ritrovare quanto prima una sua naturale collocazione, un
ruolo sempre meno marginale e sempre più protagonista, con determinazione, con
mentalità rinnovata.


Nel corso di questi ultimi cinque anni
- e probabilmente già in precedenza - si sono verificate troppe situazioni
negative, legate a mancanza d’equilibrio, di lungimiranza e probabilmente di
onestà intellettuale, che hanno purtroppo progressivamente allontanato il
partito dalla visibilità necessaria nel panorama nazionale, ma soprattutto lo
hanno reso incapace di interagire con le altre forze politiche e di dialogare
con gli italiani.


La totale assenza di direttive
politiche da parte dei vertici “reali” della Fiamma Tricolore, una struttura
elefantiaca troppo burocratizzata, non al passo coi tempi e sovradimensionata
rispetto alle condizioni attuali del partito, ha portato la Linea Politica e
Programmatica ad essere solamente un mero documento di circostanza, un
formalismo senza alcuna possibilità d’applicazione pratica e di proiezione
concreta nel sociale.


Ora, in vista di un tanto sospirato
Congresso nazionale, la Fiamma si accinge a doversi esprimere (alla luce di
quanto sopra) in maniera critica, schietta, severa, sul proprio
futuro.


Un futuro che, se si vuole davvero
tentare un cambio di marcia, dovrà giocoforza essere totalmente differente dal
recente passato e dal presente, affinché la Fiamma torni ad essere punto di
riferimento e simbolo spendibile e credibile di speranza, luce per il futuro
italiano.


Un cambiamento si rende quindi
necessario contro un attendismo ed un’inerzia che non hanno portare alcun
risultato apprezzabile.


Un ritorno all’approccio coraggio con
la realtà, per affrontare con decisione risolutiva le problematiche attuali.


Un richiamo all’essenza, a noi stessi
quali testimoni di una storia portatrice di valori, di etica, di spiritualità
e di avanguardia.


Al teatrino politico che vede da
una parte slogan e spot elettorali e dall’altra il moralismo più falso ed
ipocrita, la Fiamma deve saper opporre la sua naturale propensione sociale e
nazionale, unitamente alla ineludibile necessità di fare sintesi: dovrebbe
essere la nostra storia e la nostra idealità ad indicarcelo, anzi ad
imporcelo.


Verso un Movimento organico e coeso,
plasmato da meritocrazia ed affidabilità dei suoi aderenti, al di là ed al di
sopra di qualsiasi inutile e dannoso personalismo, clientelismo o legame a
carattere personalistico.


Un Movimento Sociale che dovrebbe
imparare a guardare a destra facendo i dovuti distinguo laddove “destra” è
troppo spesso sinonimo di conservatorismo, liberismo e clericalismo, talvolta
anche quando declinata al “sociale”.


Un Movimento non tanto “alleabile” a
chissà quali aleatorie “controparti”, ma rigorosamente chiaro, ortodosso ed
intransigente nei suoi punti e linee guida quanto disponibile al dialogo,
consapevole nella strategia, elastico nelle scelte tattiche; in fondo, le
volte che siamo stati “alleabili”, quali risultati abbiamo ottenuto? Con quale
conseguente migliorata considerazione ne è uscito il
partito?


Dobbiamo assolutamente tornare ad
essere un soggetto che sappia rassicurare ed infondere certezza, ma per
serietà, linearità di comportamento, volontà di applicazione e capacità di
interpretazione.


Forte richiamo al concetto di
Patria, di solidarietà nazionale, di unità d’Italia (nella
consapevolezza del suo dipanarsi storico), affermazione dell’Identità versus
fenomeno immigratorio e sue dinamiche, atomizzazione sociale e disgregazione
della comunità.


Recupero della Sovranità
Monetaria
quale unica soluzione radicale alla recessione economica e al
saccheggio dello stato sociale; obbiettivo imprescindibile sulla strada di più
ampio affrancamento politico nazionale ed europeo.


Siamo stati i primi a sollevare queste
questioni, a denunciare questi problemi, divenuti in seguito reali e di
dominio pubblico, ed abbiamo anche sempre indicato la strada delle giuste
soluzioni laddove vi fosse reale volontà politica. Siamo stati i precursori
delle risposte a queste tematiche, ed è stato il nostro dna politico a
dettarcele.


Sebbene l’Italia si contraddistingua anche per le proprie preziose ed
irrinunciabili specificità, è importantissimo ritrovare la credibilità nel
Meridione, attraverso il ritorno dello Stato che da ormai 60 anni ha di
fatto una Sovranità Virtuale, abbandonando a sé stesso l'autentica Fonte di
Sviluppo futuro per il Paese, in una terra tanto vessata quanto generosa e
desiderosa di riscatto che ha sempre ripagato con la fiducia del voto la
Fiamma Tricolore.


Ora, cari camerati, ci accingiamo a
scegliere il futuro del nostro Movimento, ben consapevoli che serve una prova
di coraggio.


Vincere la paura delle chiacchiere e
dar seguito ai fatti.


Chi, col lavoro serio, silenzioso e
costante, ha portato a casa qualche seppur piccolo risultato sul piano
elettorale, ha però ridato grande entusiasmo tra i nostri più sinceri
militanti.


Nessuno pretende di avere la bacchetta
magica; la strada verso cui la nostra idea ci ha condotto è sempre stata
impervia e necessita perciò di lucidità, pretende da noi energia, decisione e
soprattutto unità, ma ci potrà regalare ancora delle soddisfazioni, ne sono
certo.


Non è più tempo per attendere i
periodi elettorali quali unico momento “pulsante” del partito. Le fortune del
domani si costruiscono col sacrificio di tutti i giorni.


Ritorniamo ad essere più che ad
apparire:


ritornare avanti!


 


 


Piero Puschiavo


Movimento Sociale - Fiamma
Tricolore


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