sabato 30 dicembre 2006

COMUNICATO STAMPA




COMUNICATO  STAMPA

del Movimento Nazional Popolare

Telefax n. 35344399

 

 

 

L'esecuzione di Saddam Hussein, voluta da Bush e portata a termine dai suoi burattini al governo in Iraq, mentre fa inorridire il mondo intero, segna ancora una volta l'abisso che separa la civiltà europea dalla barbarie americana e aumenta le distanze tra il vecchio continente e quello che appare ormai a tutti come un autentico impero del male. L'esecuzione di Saddam Hussein, realizzata dopo un processo farsa che ha umiliato ogni norma di diritto, che ha calpestato la giustizia, richiama alla mente un'altra messinscena, quella di Norimberga nel 1946, quando i vincitori vollero liquidare i vinti in maniera analoga a quanto accaduto in Iraq.

Il mondo civile, gli osservatori più attenti, ma anche la gente comune, sanno che Saddam Hussein, disegnato ad arte come il satana di turno,  ha pagato per essere stato a capo di uno tra i principali paesi produttori di petrolio,  per la sua politica di contrasto ai piani egemonici statunitensi in Medio Oriente e per il sostegno dato alla causa palestinese.

Gli uomini liberi sanno bene che il vero grande tiranno nel mondo contemporaneo è il Presidente George W.Bush, petroliere texano, capo di un'amministrazione degna del più tradizionale gangsterismo americano, individuo spietato, capace di coniugare stupidità e cinismo,   responsabile di fronte a tutto il mondo della distruzione totale di un'antico paese dalla civiltà millenaria, l'Iraq.

Il mondo civile non ha dimenticato Falluja, le bombe al fosforo, le centinaia di migliaia di tonnellate di bombe micidiali sganciate dai bombardieri yankee,  gli stermini perpetrati contro la popolazione civile in tutte le città irachene, misfatti che portano la firma della Casa Bianca e che fanno di Bush l'unico vero, autentico delinquente, l'unico davvero meritevole di un processo per crimini di guerra.

 

Di fronte a tanta barbarie, di fronte al pericolo di altri misfatti americani, pensiamo alla campagna contro l'Iran, il MNP auspica che l'Europa esca dal suo torpore e che, oltre i limiti del buio presente, sappia  ritrovare l'antico spirito della sua missione civilizzatrice, stabilendo nuovi legami con quanti nel mondo auspicano un diverso assetto geopolitico che isoli e renda inoffensiva la prepotenza degli USA.

 

Il Movimento Nazional Popolare

Direzione Nazionale

Roma

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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