lunedì 11 dicembre 2006

Perseverare autem diabolicum

 

Rutilio Sermonti

                                                 il Berlusca non deflette

                                        PERSEVERARE AUTEM DIABOLICUM !

 

  Quel commerciante che, a sentir lui, governava l'Italia, prima che tale pretesa gli fosse soffiata dal gioviale Mortadella, bisogna riconoscerlo, è uomo di carattere. Neppur la recente batosta in foto-finish, aggravata dalla Coppa del Mondo con-quistata come è noto dalla doppia punta Prodi-D'Alema (Bonino rimasta in panchina) e dai guai del Milan, lo ha infatti indotto a demordere di una sola linea dalla ferma politica a lui sacra di bavosissimo servilismo senza riserve al Texo-sionismo padrone. Potenza dell'Ideale, vivaddio ! E nessuno lo batte. Il centrosinistra, è vero, si genuflette anche lui, compunto, dinanzi a Nostra Signora Condoleeza, ma lui si sdraia addirittura bocconi, come uno scendiletto. Quando anche il centrosinistra si spianerà a terra (progresso del centrosinistra), potete scommettere che il cavaliere si provvederà di paletta per scavarsi una buca oblunga, o almeno obcorta.

   Così, per questa gran "pochade" umanitaria per "salvare" il Libano, che ad altro non aspira, poveretto, che a non avere salvatori di sorta. Nessuno ha chiesto il parere del Berlusca. Non se lo filavano prima, che era "premier", figuriamoci ora che è "grande incompreso"! Ma lui, il parere ce lo da lo stesso, davanti a tripla fila di microfoni, per innata generosità d'animo. Per apprezzarlo appieno, occorre inquadrarlo nella situazione.

   Lo Stato imperialista e razzista, nonchè provvisto di impunità internazionale assoluta per l'eternità, denominato Israele, con un penoso pretesto aggredisce massicciamente con tutti i suoi poderosi mezzi il Libano, lo bombarda dal cielo, facendo strage di civili indifesi, ne annienta le infrastrutture, e infine lo invade anche via terra. Veramente, stando alla filastrocca umoristica detta Dudù (Dichiarazione Universale dei Diritti Umani), partorita al Palazzo di Vetro da alcuni buontemponi che non avevano nulla di meglio da fare, un comportamento del genere non sarebbe punto permesso. Ma, via, non vorremo mica fare i pignoli col popolo israeliano, composto di milioni di vittime uscite miracolosamente gatton gattoni da sotto i mucchi di cadaveri dello Shoah !? Non potremo tuttavia deplorare i Libanesi per non aver trovato l'iniziativa sionista di loro gradimento. Certo, nulla erano in grado di opporle il governo ufficiale-cappone ivi istaurato col permesso delli superiori, nè le debolezze armate di cui quello disponeva. Le uniche ad avere "il cuore e la mano" necessari per non tollerare lo scempio che si faceva della loro patria furono le milizie Hezbollah, che opposero fiera resistenza, e riuscirono ad infliggere agli aggressori colpi dolorosi, anche se neppur paragonabili a quelli subiti in Libano. In seguito alla loro resistenza più dura del previsto, più che delle assai timide pressioni internazionali, gli aggressori si indusserto finalmente al "cessate il fuoco".

Così stando le cose, è subito evidente che il grido imparziale e umanitario."Pace, pace!", unico permesso nel c.d. Mondo Libero, non è imparziale nè umanitario per niente. La pace è stata violata SOLTANTO da Israele, ed è quindi solo Israele che deve ricostituire la situazione "qua ante", compreso il risarcimento dei danni.  Questo, secondo la più elementare giustizia. Dico bene?

   E allora, sentiamo l'alta parola del nostro sullodato ex-presidente. Dimesso per un attimo il sorriso a 18 denti, egli ha solennemente dichiarato. " Si alla pace, purchè con disarmo degli Hezbollah !" Avete capito bene: degli Hezbollah !

   Guarda caso, l'esatta tesi degli aggrassori con Stella di David, nonchè dei tre bulli Bush-Rice-Rumsfield, loro Alti Protettori. Quando si dice: le coincidenze. I casi sono due: o l'animo del Cavaliere vibra all'unisono con quello dei citati ammazzasette, o egli non capisce niente e la sua è solo cupidigia di servilismo allo stato puro. Sono portato a optare per la seconda ipotesi. Perchè, vedete, si spiega che l'imperialismo predatorio yankee e sionista ci tenga tanto a disarmare gli Hezbollah, in modo da avere via libera verso la Siria e l'Iran nell'aggressione prossima-ventura, magari come "legittima" ritorsione a una sassata su un vetro, ma -dico- a Berlusconi che glie ne frega ? Ha forse mire imperialiste su Beirut ? Gli hanno promesso dei buoni-benzina premio ? O si tratta, piùttosto, di un odio viscerale per l'Islam ?

   Ma allora, viscerale per viscerale, noi tifiamo a tutta forza per gli Hezbollah. Non solo perchè sono stati gli aggrediti. Non solo perchè hanno avuto fegato e grinta. Soprattutto perchè ci fanno correre il pensiero al nostro grande e nobile camerata Amin al-Husseini, Gran Muftì di Gerusalemme e alla sua lotta fino all'ultimo al nostro fianco: accostamento che ha preso vigore allorchè abbiamo trovato su internet la foto di un gruppo di ufficiali hezbollah che salutavano, schierati, a una parata nel 2004. Salutavano romanamente.





 

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