mercoledì 27 aprile 2011

Berlusconi fedele bau bau


Il penoso governo della solita “italietta” l’ha squagliata anche questa volta!
Volevamo fottere l’Europa, facendole credere che eravamo d’accordo per intervenire nella drammatica rivolta libica, che ci interessava in prima persona come diretti dirimpettai e per quello che la Libia è stata per noi invece, mentre ci facevamo bagnare il naso dalla Francia (che è una Nazione!), abbiamo fatto finta di intervenire, con i nostri Tornado che facevano inutili e vuote passeggiate nel Mediterraneo, perchè non potevamo attaccare “l’amico” Gheddafi che è sì un sanguinario dittatore, ma anche un dispensatore di lucrosi contratti economici e petroliferi con annesse ricche tangenti estero su estero.
Poi, smascherati, abbiamo dichiarato solennemente che non avremmo mai sparato, perchè avevamo già dato le basi e perchè l’Italia ripudia la guerra, peccato che di guerre ne abbiamo fatte due ancora in corso, una a sostegno dell’invasione dell’Iraq e una a sostegno dell’invasione dell’Afghanistan, due nazioni sovrane, dove non c’era nessuna rivolta, dove non c’erano popolazioni a rischio di massacri e, oltretutto, due nazioni completamente fuori dalla nostra area geografica.
A dimostrazione dell’ipocrisia governativa, quando sono state ventilate ritorsioni contro l’Europa per il problema degli immigrati, non è stato proposto il ritiro dei nostri soldati per esempio dall’Afghanistan dove uccidiamo e siamo uccisi, ma dal Libano, dove non abbiamo mai dovuto sparare un colpo e dove, meritoriamente, siamo una vera forza di interposizione e di pace.
Poi, però, è arrivata la telefonata di padron Obama e, con un bel giro di valzer, il governo Berlusconi ha promesso che adesso lanceremo anche noi qualche missile, perchè il 25 aprile non ricorda l’ipotetica liberazione dal cosiddetto nazi-fascismo, bensì la riduzione dell’Italia a colonia degli Usa, con buona pace di Berlusconi e del di lui babbo che andavano ad onorare i caduti americani che ci avrebbero “liberato”.
Così, ancora una volta, è stato dimostrato che, quando il padrone Usa chiama, il fido Berlusconi corre e fa bau bau, con buona pace di quelli che pensano di vedere nell’altalenante, improvvisata e belante politica internazionale dell’Italia chissà quale strategia geopolitica.
Adriano Rebecchi
Ufficio Politico del MNP
SIMBOLO MNP1
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