giovedì 18 settembre 2008

Berlusconi ha perso il volo !


 

 

La grave crisi dell'Alitalia, frutto di dieci anni di cattiva e allegra gestione della quale sono equamente responsabili i governi di centro-sinistra e di centro-destra che si sono succeduti, è giunta al capolinea.

La "cordata" raccogliticcia, trasversale e affarista, messa in piedi dalla lobby berlusconiana ha gettato la spugna.

Berlusconi pochi mesi fa aveva fatto di tutto per far fallire l'ipotesi di soluzione proposta dal precedente governo di centro-sinistra, ipotesi nella quale Air France si accollava i debiti, faceva 2.120 esuberi e tagliava solo alcuni voli, ma allora l'unica cosa che interessava a Berlusconi era mettere i bastoni tra le ruote al governo per farlo cadere e per arrivarci parlò anche di una fantomatica e inesistente cordata italiana.

Poi, una volta tornato al potere, Berlusconi ha cercato di mettere in piedi l'inesistente cordata, chiamando a raccolta i pezzi da novanta delle banche (peraltro costrette in quanto finanziariamente molto esposte con la stessa Alitalia) e dell'imprenditoria d'assalto, equamente ripartita tra finanzieri e immobiliaristi di centro-destra e di centro-sinistra, convinto così di strappare anche il sostegno dell'opposizione.

Una cordata di "furbetti" quella berlusconiana, pronti a ritirare le parti sane, la polpa di Alitalia e a lasciare i debiti e la parte passiva sul gobbo di pantalone contribuente, all'insegna del motto: "privatizzare gli utili e socializzare le perdite".

Una cordata che tagliava parecchi voli e lasciava a casa ben più dei duemila esuberi previsti dai francesi e che, comunque, ai francesi chiedeva aiuto finanziario.

Una cordata che si preparava a spartirsi l'area dell'aeroporto Forlanini di Milano, che sarebbe stato dismesso, per dar vita ad una gigantesca speculazione immobiliare e che dal governo sarebbe poi stata chiamata alla spartizione degli appalti per le nuove grandi opere ferroviarie e stradali e del ponte sullo stretto tra Reggio Calabria e Messina.

Una cordata trasversale che sta, forse, per uscire di scena.

L'unica cosa certa è che i debiti Alitalia li dovremo comunque pagare noi contribuenti, però almeno non dovremo farlo mentre Berlusconi gira per l'Italia con l'aureola di salvatore della patria.  

Pagare va bene, ma essere presi anche per i fondelli (i nostri Alpini dicono "per i ciapp") sarebbe veramente troppo.

 

Adriano Rebecchi

Ufficio Politico del MNP 

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