sabato 27 settembre 2008

Rotto il muro di omertà


Sul quotidiano "La Prealpina" di oggi, viene data ampia notizia del megavolantinaggio effettuato nella giornata di ieri, a Baveno e frazioni, da militanti del Movimento Nazionalpopolare e del R.N.C.R.RSI-Continuità Ideale delle Federazioni del Verbano-Cusio-Ossola.

Il quotidiano riporta anche le dichiarazioni del Sindaco, Massimo Zoppi, direttamente chiamato in causa dal volantino (assieme alle altre Autorità locali e Istituzionali) per non aver mai risposto alla raccomandata del 2 gennaio 2008, con la quale le suddette Federazioni avevano chiesto la posa di una lapide o targa o altro segno a ricordo dei 34 civili morti il 25 settembre 1944 sul battello "Genova" mitragliato e affondato da aerei angloamericani (analoga raccomandata è stata successivamente inviata anche al Presidente della Repubblica).

Il Sindaco ha dichiarato: "Non rispondo a una richiesta che ritengo strumentale e che arriva da coloro che, ancora oggi, commemorano quegli eventi facendo il saluto romano. Diverso è il discorso sulle vittime civili, che nulla avevano a che fare con la guerra, le quali sono certamente meritevoli di essere ricordate, non solo da Baveno, ma anche dalle autorità provinciali. Insieme alle quali, ritengo, dovranno essere studiati modi e forme adeguati".

Al di là della frase scontata sul "saluto romano", il Sindaco di Baveno ha dovuto prendere atto che ci sono dei morti civili dimenticati  dall'Ufficialità, in un Comune pieno di targhe, cippi e nomi di strade, dedicate ai partigiani e agli ebrei, anche a singoli partigiani o ebrei e persino una statua di Winston Churchill.!!!

Senza trionfalismi registriamo l'inversione di tendenza rispetto al silenzio e al disinteresse sin qui dimostrato e vigileremo affinché quel "dovranno essere studiati modi e forme adeguati" non resti lettera morta.

Un'ultima notazione.

Nella ricostruzione di quei tragici eventi il quotidiano cita fonti locali secondo le quali il mitragliamento e affondamento del "Genova" sarebbe avvenuto PER ERRORE, in quanto gli angloamericani pensavano che sul battello ci fossero dei militi fascisti come sul battello "Milano" (l'altro battello affondato).

NON E' COSI', perché il "Genova" è stato colpito il 25 settembre, mentre il "Milano" il giorno dopo, 26 settembre 1944. 

Quindi l'attacco al "Genova", carico solo di civili, rientra a pieno titolo nei bombardamenti terroristici contro la popolazione civile per fiaccarla e spingerla a ribellarsi al Fascismo.

Questo tanto per la precisione!

 

RNCR.RSI-C.I. e Movimento Nazionalpopolare

Federazioni del Verbano-Cusio-Ossola

Il Presidente: Adriano Rebecchi

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