mercoledì 10 settembre 2008

La scuola in mano ad un'asina


In occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico 2008/2009, desideriamo dare il nostro modesto contributo a quella ventata di serietà e di cambiamento della quale straparlano i media del sistema.

L'artefice di tutto sarebbe la giovane ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, anche se in realtà il suo ruolo è più modestamente quello di leggere i comunicati e le veline che gli prepara la lobby berlusconiana.

Nelle settimane scorse la suddetta ha quindi discettato (letto) di tutto, cose giuste, cose opinabili e assurdità didattico organizzative, che si giustificano solo con l'esigenza dei tagli per questioni di bilancio e poco importa se in un settore primario come la scuola.

Tra le tante cose dette (lette), ha criticato la scuola meridionale, ritenuta un diplomificio dalla manica larga e arretrata rispetto alla scuola del settentrione.

Poi, dopo le inevitabili polemiche, ha rettificato dichiarando che intendeva solo dire (leggere) che la scuola del sud doveva accelerare per restare alla pari con quella del nord. 

Tutte le opinioni sono discutibili, a condizione che chi le deve rappresentare abbia le carte in regola.

Ora si dà il caso che la ministra Mariastella Gelmini è bresciana, ha studiato a Brescia, ma per passare avvocato ha pensato bene di andare a fare gli esami a Reggio Calabria, non tanto perché amasse la Calabria o i bronzi di Riace, ma solo perché là, era più facile superare gli esami.

La cosa è stata candidamente riportata sui giornali anche se, per la verità, i giornali ne hanno parlato pochino.

Le furbate sono un'italica tradizione ma, quando si tratta di un politico di primo piano, il discorso cambia, se poi per giunta l'autrice della "furbata" diventata ministro tuona contro quel sistema scolastico che l'ha favorita, siamo all'italica presa per i fondelli.

Nelle Nazioni serie, uno scivolone di questo tipo comporterebbe le immediate dimissioni da ministro.

Invece, nelle repubbliche delle banane come la nostra, la suddetta ministra potrà felicemente continuare a fare (leggere) i proclami sulla scuola che così continuerà a scivolare sempre più in basso: la scuola pubblica, ovviamente, con grande soddisfazione delle scuole private, ovviamente.   

 

Movimento Nazionalpopolare

Federazione del Verbano-Cusio-Ossola

   

 

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