giovedì 11 maggio 2006

Il sogno infranto

 

Di Adriano Rebecchi

 

Da almeno dieci anni a questa parte, nelle fila della CdL e, soprattutto, di A.N., aleggiava un sogno, dapprima solo sussurrato ma poi via via diventato la meta strategica, il coronamento dell'era del berlusconismo: Silvio Berlusconi Presidente della Repubblica e Gianfranco Fini Presidente del Consiglio.

Ce lo siamo sentito citare spesso quel sogno, accompagnato dalle solite frasi del tipo: "la politica non si fa con gli ideali", "voi fate i duri e puri e non otterrete mai niente", "bisogna scendere a compromessi per arrivare a grandi mete", "fa niente se ci si deve sporcare le mani l'importante è arrivare in alto", "solo stando al gioco del sistema ci si impadronisce del sistema" e via dicendo.

Oggi, alle 12,53, il brusco risveglio iniziato il 10 aprile si è concluso, dopo Prodi oramai Presidente del Consiglio, Marini Presidente del Senato, Bertinotti Presidente della Camera, è arrivato Giorgio Napolitano Presidente della Repubblica.

Come giustamente diceva Lawrence d'Arabia: "chi sogna di notte, nei ripostigli polverosi della propria mente, scopre al risveglio la vanità di quelle immagini".

Adesso aspettiamo che la parabola discendente si concluda, prima con le Amministrative di fine Maggio, poi con il Referendum sulla Costituzione di Giugno e infine con la inevitabile resa dei conti!

Stiamo però attenti dove mettiamo i piedi, noi rimasti in piedi tra le macerie, attenti a quello che pestiamo, per non sporcarci le scarpe!

 

Adriano Rebecchi

Segr.Prov. MNP del Verbano-Cusio-Ossola

Editore e Direttore de "La Vedetta" 

   

   

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