martedì 30 giugno 2009

Rataplan batte il tamburo



  Rataplan don di ri don

 

 

  Ho letto tutto il comunicato/analisi di Storace. Oltre a dover digerire in modo DEFINITIVO il fatto che nè il cavaliere di Arcore, nè il PdL hanno più bisogno di lui, ( mi riferisco a quanto dichiarato nei giorni scorsi e riportato sul sito de La Destra circa un eventuale appoggio alla candidatura di un "amico" ex AN  il prossimo anno alla presidenza della regione Lazio), mi pare che Francesco  non abbia ancora elaborato come si deve il risultato delle europee. Eppure è necessario che lo faccia. 

  Il dato più significativo delle elezioni del 6/7 giugno, sul quale non a caso stampa e politicanti vari hanno sorvolato,  è l'aumento dell'astensione a livello italiano ed europeo. Solo il 43,39 % dei cittadini europei è andato alle urne. Nel nostro paese, in particolare, la gente non ne può più di destra e di sinistra, di centro e periferia,  di deputati massoni e imbroglioni, di spioni e puttane di lusso, di partiti e formule che non portano da nessuna parte. La gente, per intenderci, che non va a Villa Certosa o fa quattrini in televisione, che non è imparentata con la casta e non ha santi in Paradiso. Non il popolo dei cloroformizzati da Mediaset o da Il Giornale, ma il popolo dei disoccupati senza speranza, ma anche la gente che lavora e tira avanti il mese a fatica, che  educa i propri figli e fa il proprio dovere, nonostante tutto. Questa gente, della democrazia e dei parlamenti che non rappresentano più nessuno, nomenklatura e suoi derivati a parte, se ne frega. A questa gente, dobbiamo spiegare a Storace, non glie ne frega più una minchia, come direbbero gli amici del governatore siciliano e suo Ex?! alleato Lombardo.  In Italia, come in Europa, questa gente, se si è ritirata nel privato, se non va più a votare è perchè non crede più in nessuno, perchè di chiacchiere ne ha sentite tante. Troppe ! Eppure è in attesa. E' in attesa che qualcosa succeda, è in attesa che qualcuno rompa il piatto e cominci ad urlare e a fare il pazzo... Storace fa riferimento a Romagnoli ? Si lamenta degli accordi mancati ? Rotti all'ultimo momento per una questione di millimetri di simbolo in più ? Ma nessuno gli ha detto  che questo film lo avevamo già visto  nel 2004 all'epoca della prima Alternativa Sociale ? Non lo avevano informato ? Ma perchè perdere tempo con Romagnoli ? E' stato 5 anni a Strasburgo a fare il deputato diligente e presente, invece di stare in Italia a fare il deputato della piazza e della protesta sociale...Si , lo so,  non ne sarebbe stato comunque capace ma ora basta per carità. Bisogna cambiare e voltare pagina per davvero. Non si tratta più di realizzare l'unità di un'area ormai inquinata, incapace di attrarre e di convincere nemmeno i suoi stessi militanti.  Noi del MNP abbiamo perso troppo tempo prezioso in questa impresa vana e folle. Ora basta. Ora  si tratta  di muovere alla conquista della società civile e dei giovani ai quali questo sistema sta negando un futuro degno di tale nome. Non credo che Storace, troppo ancora nostalgico di Fiuggi, voglia o possa essere della partita. Sta però anche a lui, con la premessa indispensabile di una poderosa autocritica in stile Vietminh,  decidere. Si tratta di mettere in campo iniziative concrete, tali  da calamitare energie nuove e coscienze adamantine e incorruttibili. Si tratta di guardare avanti, oltre gli schemi di una destra invertebrata quanto compromessa e di una sinistra fallita e inesistente. Lo stesso Berlusconi ha i giorni contati e dopo di lui potremo assistere allo sfascio del PdL, contenitore di cordate e di appetiti incontenibili, mallevatore della Lega nemica dell'Italia e degli Italiani.  

   Non ci si deve fermare solo alle elezioni, bisogna suonare le trombe e i tamburi della rivolta sociale e morale di un paese che i politici ladri e corrotti stanno facendo morire ogni giorno un poco. E' questo che la gente per bene si aspetta e che ci dice tutti i giorni e francamente anche noi non vediamo altra strada.

 

Nicola Cospito

Ufficio Politico del MNP

1 commento:

  1. "Noi del MNP abbiamo perso troppo tempo prezioso in questa impresa vana e folle. Ora basta. Ora si tratta di muovere alla conquista della società civile e dei giovani ai quali questo sistema sta negando un futuro degno di tale nome"Questa è la parte più emozionante.Vedo che siamo in piena sintonia, caro professore.Ad majora.

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