Con la furbata del "decreto interpretativo", un'autentica
presa per i fondelli della legge, il Governo di Silvio Berlusconi HA
SANATO le irregolarità che avevano escluso dalle elezioni le liste
del PDL di Silvio Berlusconi.
presa per i fondelli della legge, il Governo di Silvio Berlusconi HA
SANATO le irregolarità che avevano escluso dalle elezioni le liste
del PDL di Silvio Berlusconi.
Milioni di italiani nella loro vita hanno dovuto subire le
regole che "la legge non ammette ignoranza", "la
documentazione deve essere completa", "i
termini vanno rispettati", "i documenti e certificati devono
essere tutti in regola" e, quando queste regole per qualsiasi motivo
non le hanno rispettate o potuto rispettare, TUTTI,
inesorabilmente, hanno dovuto pagarne o ne pagano le conseguenze,
molte volte anche pesanti.
regole che "la legge non ammette ignoranza", "la
documentazione deve essere completa", "i
termini vanno rispettati", "i documenti e certificati devono
essere tutti in regola" e, quando queste regole per qualsiasi motivo
non le hanno rispettate o potuto rispettare, TUTTI,
inesorabilmente, hanno dovuto pagarne o ne pagano le conseguenze,
molte volte anche pesanti.
Oggi, nella peggiore delle repubbliche delle banane,
quella che si chiama Italia e che una volta era la patria del diritto, è stato
stabilito e certificato che chi ha il potere
può SANARE tutte le irregolarità che gli
interessano, sue, del suo partito e della sua lobby.
quella che si chiama Italia e che una volta era la patria del diritto, è stato
stabilito e certificato che chi ha il potere
può SANARE tutte le irregolarità che gli
interessano, sue, del suo partito e della sua lobby.
Non sappiamo cosa abbia spinto il Presidente della
Repubblica a firmare simile porcata, pressioni, ricatti, timori per il
dopo, quello che è certo è che da oggi l'Italia è diventata la PATRIA
DEL LIBERO ARBITRIO.
Repubblica a firmare simile porcata, pressioni, ricatti, timori per il
dopo, quello che è certo è che da oggi l'Italia è diventata la PATRIA
DEL LIBERO ARBITRIO.
Adriano Rebecchi
Ufficio Politico del MNP
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