lunedì 8 febbraio 2010

Fw: le pere cotte della Gelmini










 

----- Original Message -----

Sent: Sunday, February 07, 2010 10:54 AM

Subject: Fw: le pere cotte della Gelmini





 


 

 

 

Le "pere cotte" o meglio le "bugie"

della Gelmini

 

di Nicola Cospito

 

   Che la Gelmini appartenga ad un governo di
parvenus, incompetenti e improvvisatori, dediti più ai facili annunci
che ad un lavoro serio e fattivo, lo sapevamo già, ma la Maristella, ansiosa di
non lasciarci dubbi, ce ne ha voluto dare un'altra prova, questa volta ancora
più ampia delle precedenti, quando già aveva mostrato di non conoscere la
scuola, i suoi programmi e i suoi regolamenti. Per rendersene conto basta
scorrere i punti della sua tanto strombazzata riforma che, nata unicamente per
applicare  ulteriori tagli alla scuola pubblica, cerca di mascherarli
sollevando polveroni o annunciando miracolose innovazioni che altro non sono che
patetici bluff ai danni delle famiglie, degli studenti, dell'istruzione
in generale.

  Con l’approvazione della riforma delle scuole medie
superiori, si è  parlato, oltre le solite affermazioni generali che per
l'appunto sono solo generiche,  di un potenziamento dell’insegnamento delle
lingue straniere. Niente di più falso. Nei sei licei previsti dalla riforma resta obbligatoria una sola lingua
straniera che non potrà che essere l'inglese. Difficilmente le scuole si
orienteranno verso altre lingue. Tranne che per i licei linguistici e il liceo
delle scienze umane, in nessun altro liceo è prevista la seconda lingua
straniera. Nel liceo scientifico dove , complessivamente le ore di inglese 
sono attualmente 17, con la riforma diventeranno 15; inoltre tranne che nel
liceo linguistico, scompare negli altri istituti la figura dell'insegnante
madrelingua che pure era garanzia di un insegnamento non mediato ed autentico
sia per la pronuncia che per i modi di dire idiomatici. Ma la Gelmini risparmia
anche nei linguistici dove non è previsto l'insegnamento in compresenza, vale a
dire o c'è il titolare o  c'è il madrelingua.. Per quanto riguarda gli
istituti tecnici, la riforma Gelmini, parla di inserimento nel piano
dell'offerta formativa di attività e insegnamenti
facoltativi di ulteriori lingue straniere nei limiti del contingente di organico
loro assegnato ovvero con l’utilizzo di risorse comunque
disponibili
.
Scusate ma con
quali risorse, visto che l'obiettivo della riforma sono proprio i tagli delle
risorse ? In una scuola in cui mancano i soldi addirittura per le fotocopie
!

Ma per tornare ai licei
linguistici si legge nel testo:


 

Liceo linguistico
Il
liceo linguistico prevedrà, sin dal primo anno, l’insegnamento di 3 lingue
straniere. Dalla terzo anno un insegnamento non linguistico sarà impartito in
lingua straniera e dal quarto un secondo insegnamento sarà impartito in lingua
straniera

 

A parte lo svarione della prima riga dovuto a 
distrazione ma che nel testo di una legge importante avrebbe dovuto essere
corretto, mi chiedo e vi chiedo:

 

Chi sceglierà la materia che verrà impartita
in lingua straniera e, soprattutto chi la insegnerà ?
Dove  sono i
docenti abilitati e pronti, vale a dire così padroni della lingua da insegnare
magari la matematica o la fisica oppure la filosofia in francese, o in
 tedesco, in inglese o in spagnolo ?  Gli insegnanti, oltre a non
essere tenuti, non sono stati nemmeno preparati a questo. E tenete conto che la
riforma parte da settembre.... Ed ancora chi metterà d'accordo gli studenti
nella scelta della lingua in cui "imparare" le fatidiche materie al III e al IV
anno ?

La Gelmini, che dice di voler rispondere alle
richieste del mondo del lavoro, non si è nemmeno documentata presso le Camere di
Commercio dove avrebbe constatato che, dopo l'inglese, la lingua più richiesta è
il tedesco, lingua che nel nostro paese, data la scelta affidata alle
famiglie
, è accantonata perchè ritenuta "troppo difficile". Bene avrebbe
fatto la Maristella a ripartire l'insegnamento delle lingue, fatto salvo
l'inglese, in maniera paritetica nel piano dell'offerta formativa dei licei
linguistici, ma è chiederle troppo ...

Del resto in una scuola in cui i lettori
madrelingua, come detto, diventano sempre più rari, in cui i docenti
insegnano la lingua senza l'ombra di un laboratorio con cuffie, ma si devono
portare da casa i lettori cd perchè quelli di scuola non funzionano, cosa
pretendete ? Solo fumo, chiacchiere e tanto, tanto bluff. Tutto questo poi,
come rilevato da un importante osservatorio della scuola, Lend, lingua e
nuova didattica "
accade nel nostro Paese in aperta violazione con
quanto previsto dall’Europa. La risoluzione del Parlamento Europeo del 24 marzo
2009 – solo per citare uno dei documenti più recenti - dal titolo “Il
multilinguismo: una risorsa per l'Europa e un impegno comune” raccomanda, tra le
altre cose, “agli Stati membri di includere nei programmi scolastici lo studio
facoltativo di una terza lingua straniera a partire dal livello della scuola
secondaria”. Nella scuola italiana scompare la seconda lingua straniera. Nella
scuola italiana non si rispetta il diritto al plurilinguismo".


Del resto, lo scopo della
Riforma Gelmini non è quello di offrire ai giovani nuove opportunità, ma al
contrario, di operare tagli indiscriminati di risorse da destinare alle
clientele del governo o, peggio, alle  missioni di guerra al servizio
della politica USA/ISRAEL. Con questi provvedimenti continua insomma lo sfascio
della scuola pubblica che subisce un ulteriore svilimento a danno dei giovani
del nostro paese e della loro istruzione.


 


 

 



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