domenica 3 gennaio 2010

Difendere l'Iran.

 


Comunicato del Presidente del MNP Rutilio Sermonti.

 





 



RSMC- Comunicato n4-1. 1.10

 

    E' in atto una sconcia campagna massmediatica, di palese orchestrazione, con cui, non essendo riusciti, con finanziamenti e appoggi d'ogni genere, ad evitare la schiacciante vittoria elettorale di Amadinheyad in Iran, ed essendo affogata nel ridicolo l'apodittica tesi dei "brogli", l'intero servidorame degli "opinion makers" italioti si è gettato a corpo morto nel supportare la tesi attuale dell' umanitario mulatto di Washington (non meno burattino di loro). Dopo aver reclutato qualche centinaio di teppisti (di quelli, ce n'è dovunque, soprattutto in U.S.A.), bravissimi nell'incendiare vetture, rompere vetrine e danneggiare i beni pubblici, la campagna consiste nel qualificare costoro come "opposizione popolare" e nell'additare all'esecrazione dei bempensanti il truce despota Amadinheyad, che dedica loro solo il meritato disprezzo, e lascia che i regolari giudici li sbattano in regolare galera, e che la regolare polizia glie le suoni, tra il generale plauso della laboriosa popolazione. Purtroppo -per i calunniatori-  il Presidente iraniano dimostra una tale serenità, ragionevolezza e moderazione, in tutte le sue esternazioni, ed è così palesemente dalla parte della ragione e del "diritto delle genti", che la goffa sceneggiata sopra descritta è l'unica risorsa che resta ai suoi (e nostri) nemici, oltre quella della feroce e ingiustificata aggressione militare.

    La memoria storica ci richiama potentemente alla situazione europea del 1938-39.

    Ne consegue chiaramente il preciso dovere di tutti noi di compiere il massimo sforzo perchè lo sporco disegno fallisca. Occorre procurarsi precise  notizie, dati, immagini, prevalentemente da fonte iraniana, e soprattutto non cadere nella trappola del presunto "pericolo islamico", mentalità che condiziona anche parte del nostro mondo umano. Si faccia notare alla" vaticana lupa cruenta", che di tutte le religioni non cristiane (e anche di alcune cristiane), l' Islam è, di gran lunga, quella che professa per Gesù Cristo e per il suo messaggio il maggior rispetto e venerazione, e che - ciò malgrado-  fior di professi Cristiani, a partire dal Papa, inorridiscano al sol pensiero che si possa vedere un "pericolo" nella fraterna religione ebraica, che insegna che Cristo (sì, proprio il Nostro Signore del papa & c.) bolle all'inferno in una vasca di merda.

   I desinatari sono invitati a farmi pervenire il loro giudizio in merito, e sprattutto di suggerirmi iniziative e criteri di azione. Inutile prevedere che ci saranno cacciati ogni sorta di bastoni tra i piedi, ma chiunque si è unito a noi, lo sapeva in partenza!

  Enos, Lases, iuvate !                                  RSMC



__._,_.___







.

__,_._,___

Nessun commento:

Posta un commento