sabato 8 dicembre 2007

Riforme nazionalpopolari


RIFORME NAZIONALPOPOLARI

RIFORMA ELETTORALE

 

Gli avvenimenti della politica italiana che vedono costantemente una sequenza di ricatti politici che i piccoli partiti, determinanti però per la maggioranza, pongono al governo e che, nel migliore dei casi producono immobilismo e non governo,  ripropongono con urgenza e con forza il problema della RIFORMA ELETTORALE per dare al Paese degli esecutivi che, quale che ne sia il colore, siano stabili, autorevoli e non succubi dei ricatti di piccoli partiti o di gruppuscoli la cui unica forza di persuasione sia la necessità dei loro due o tre voti per raggiungere il “quorum” della maggioranza parlamentare.

Riproponiamo qui una proposta politica che già illustrammo nel 2006 e che ci pare quanto mai attuale, sia per la situazione politica contingente, che per ribadire la necessità e l’ambizione di evitare gli inciuci, le pastette, i ricatti e le ingiustificate arroganze di un “mercato delle vacche” che puntualmente si verifica ad ogni crisi di governo e per escludere dal gioco la incostituzionale presenza massiccia dei partiti che, specialmente in tali occasioni, si trasformano da legittimi organismi che raccolgono le idee e l’azione politica dei Cittadini ( unici depositari della sovranità Nazionale ) in veri e propri protagonisti e gestori della suddetta sovranità.

Il parlamento deve rappresentare il Popolo e non essere la palestra dove i Partiti esercitano un potere che la costituzione non ha loro affidato!

Le caratteristiche che un sistema elettorale ideale deve poter dare alla gestione del potere esecutivo, per rispondere alle necessità del governo di una società moderna ed eticamente ben equilibrata sono, per noi, le seguenti:

1° rappresentatività di tutti i Cittadini nel governo o nell’opposizione.

2° Governabilità del Paese che non deve essere in balia dei ricatti e dei veti di chi, pur rappresentando una sparuta minoranza degli elettori si trova ad essere l’ago della bilancia che può determinare l’una o l’altra maggioranza parlamentare.

3° Stabilità e durata delle legislature affinché possano esprimere pienamente con le opere il loro progetto politico e passare poi al successivo esame degli elettori per un giudizio limpido, senza alibi e senza scuse di impedimenti causati da altri.

4° partecipazione attiva dei Cittadini alla formazione della classe dirigente del Paese.

Andiamo ora ad esaminare cosa, secondo noi, si deve fare per ottenere questi quattro risultati.

1° RAPPRESENTATIVITA’: si può ottenere solo con la proporzionale pura e con le preferenze espresse per i candidati scelti.

Ogni altro metodo, sbarramenti, bipolarismo, doppi turni, proporzionale misto e quant’altro, sono solamente una dilatazione eccessiva della rappresentanza indiretta del voto dei Cittadini che diventa talmente lontana dalle opinioni e dalle aspettative degli elettori da perdere ogni legame con esse e da rappresentare invece solo gli interessi a le ambizioni dei mestieranti della politica.

2° GOVERNABILITA’: si ottiene a pieno se il capo del governo viene eletto direttamente dai Cittadini tra una rosa di candidati e se, al partito ( o ai partiti) che sostiene il candidato che ottiene più voti si conviene di dare una congrua maggioranza parlamentare nei due rami del parlamento ( per esempio il 55% del totale dei parlamentari).

Il resto dei parlamentari sarà diviso tra i restanti partiti secondo il criterio della proporzionale pura e cioè con una percentuale che corrisponde esattamente a quella dei voti ottenuti .

In questo modo si avrà anche il vantaggio di avere una opposizione non pregiudiziale come accade ora con i blocchi contrapposti, ma bensì una opposizione dinamica che potrà mutare opinione ed appoggio a seconda dei problemi trattati e delle leggi proposte.

La grande articolazione delle posizioni politiche dell’opposizione costituirà una reale ricchezza e darà maggiori spunti al governo per correggere e migliorare le leggi:

Inoltre la funzione di controllo e di stimolo che è sempre un dovere dell’opposizione sarà maggiormente sfaccettata e comprenderà tutti i vari  punti di vista dei Cittadini.

3° STABILITA’ E DURATA DELLE LEGISLATURE: Al capo del governo, eletto come spiegato nel punto precedente, non potrà mai succedere un altro, diverso capo del governo a causa della eventuale sfiducia delle camere, ma, in questo caso, si ricorrerà obbligatoriamente a nuove elezioni politiche, previo scioglimento delle camere da parte del presidente della Repubblica.

E’ del tutto evidente come, in queste condizioni, ciò avverrebbe solamente in casi del tutto eccezionali e ben motivati in quanto la caduta del governo significherebbe anche il decadere dalla funzione di parlamentare di onorevoli e senatori che si dovrebbero mettere nuovamente in discussione ed al giudizio dei Cittadini.

4° PARTECIPAZIONE ATTIVA DEI CITTADINI ALLA FORMAZIONE DELLA CLASSE DIRIGENTE DEL PAESE: Per ottenere questo risultato si dovrà rendere istituzionale, e quindi obbligatoria, la pratica delle elezioni primarie facendo scegliere i candidati, sia per la guida del governo che per le due camere, direttamente ai Cittadini.

In tal modo si porrà finalmente fine alle “dinastie” parlamentari, alle massonerie politiche, ai clan dei furbetti, alle commistioni di interessi politici con quelli economici poco limpidi, al voto di scambio ed alla usurpazione del potere del “popolo sovrano” da parte della partitocrazia organizzata che ultimamente è arrivata allo sconcio arrogante di nominare, anche formalmente, le candidature politiche..!

Naturalmente questo schema elettorale è trasferibile a tutte le altre elezioni regionali, provinciali e comunali,  e , per quanto possibile in quelle Europee, il che darebbe, oltre tutto, una omogeneità di criteri che sanerebbe un caos normativo incomprensibile ed ingiustificabile che oggi informa le regole elettorali di queste istituzioni.

Certo, la nostra proposta è senz’altro perfettibile.

Si potranno introdurre parametri e considerazioni che ci siano sfuggite, si potranno lubrificare gli ingranaggi e smussare gli spigoli, purché non si stravolgano i concetti informatori di base!

E’ giunta l’ora di mettere ordine, logica, buona fede ed efficienza nelle leggi che regolano il diritto-dovere dei Cittadini a scegliersi chi li governerà non per conquistare il potere, ma per spirito di servizio e, nello stesso tempo di ridare al popolo quella sovranità prevista dalla costituzione ed usurpata negli anni dalle segreterie politiche dei partiti e dai loro capi, spesso coinvolti poco limpidamente in trame di interessi privati, leciti ed illeciti, che comunque nulla hanno a che fare con l’amministrazione ed il governo della cosa pubblica!

Il bipolarismo predicato dal centro destra e dal centrosinistra come la panacea universale altro non é che la cristallizzazione e la istituzionalizzazione del sistema oligarchico partitocratico che esclude sempre di più il popolo dalla partecipazione alla gestione del governo del Paese.

E’ giunta l’ora di ribaltare la situazione e di mettere i partiti al servizio dei Cittadini anziché i Cittadini al servizio dei partiti…!

 

Alessandro Mezzano

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