venerdì 17 febbraio 2012

Monti come Berlusconi

 lecolonnedeltempio

L'acquisto degli F35 deliberata dal governo Monti che, come ha ridotto il numero degli esemplari, avrebbe potuto rigettare l'accordo, dimostra proprio la sua continuità con il governo Berlusconi. Gli accordi se si vuole possono essere ridiscussi. Non è un caso che Berlusconi sia tra i principali sostenitori di Monti in tutto e per tutto. Nella difesa delle banche, nell'attacco al mondo del lavoro, nella politica di vessazione dei cittadini italiani. Del resto identica è la stessa politica atlantista pro NATO, ostile alla Siria, e all'Iran. Non è un caso che il ministro degli esteri italiano nel governo Monti sia Terzi di Santagata, ex ambasciatore a Tel Aviv e a Washington, uomo di Israele, organizzatore del viaggio di Fini, allorché questi dichiarò che il fascismo è il male assoluto. Non è un caso che tutto lo schieramento liberale, liberista e atlantista si sia ricompattato intorno a Monti. Non basterebbero mille funambolismi a dimostrare il contrario. Dire che il MNP usa contro Monti gli stessi argomenti della stampa di destra ricorda l'accusa di quanti ci dicevano che attaccando Berlusconi facevamo il gioco della sinistra. Si tratta, allora, come ora, di aria fritta.

La linea del MNP è stata ed è come sempre intransigente, anti liberale e antiliberista, per l'Europa dei popoli contro l'Europa delle banche e dei massoni di Strasburgo e di Bruxelles, contro la NATO e per la cacciata degli americani dall'Europa e dal Mediterraneo, sempre all'opposizione in nome dell'alternativa al sistema e di una diversa e più alta concezione dello Stato, della nazione, del popolo. Non siamo noi ad aver ceduto. Altri si e se ne devono vergognare.

Nicola Cospito

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