domenica 19 giugno 2011

Il binario morto della sinistra

 

di Nicola Cospito

Non sappiamo cosa deciderà la Lega oggi a Pontida e, sinceramente, non ce ne importa un granchè, perchè, sia che resti con Berlusconi, sia che ponga le basi per nuove alleanze, il sistema resterà tale e quale, un sistema che comunque non funziona perchè non può funzionare. E' un dato di fatto che, tanto nelle elezioni amministrative quanto con la disobbedienza del popolo leghista in occasione del referendum, anche la Lega ha iniziato la sua parabola discendente e deve stare attenta perchè quando si comincia a perdere, i ritmi della dissoluzione normalmente tendono ad accelerarsi. Berlusconi ha perso e La Lega insieme a lui.
In occasione del referendum con la valanga dei si non ha vinto la sinistra, lo ripetiamo non ha vinto la sinistra e appaiono digiuni di politica, disinformati e incapaci di qualunque analisi coloro che continuano a dire che ha vinto l'Italia di Vendola e di Rosy Bindi. Tapini !! Non si rendono conto che nel 57 % del corpo elettorale che ha votato, almeno sei milioni, ripeto sei milioni di voti, erano in libera uscita dal centro-destra. E nemmeno devono trarci in inganno le sirene entusiastiche di Bersani e di Vendola che fanno finta di crederci quando dicono che hanno vinto loro. Neanche per sogno. Il fatto che siano stati bocciati clamorosamente tre anni fa nelle elezioni del 2008 la dice lunga e non è che da allora gli uomini della sinistra siano cambiati. Volti nuovi non ce ne sono. Sulla scena sono sempre loro: Bersani, D'Alema, Letta, Veltroni, Rosy Bindi, Prodi, Vendola, Ferrero ecc. ecc. Volti vecchi che hanno già fallito e rifallito e che, privi di un qualunque progetto politico credibile, tentano di riciclarsi solo grazie alla impresentabilità di Berlusconi e dei suoi ministri fantoccio.
Nelle amministrative concluse qualche settimana fa, tre sono stati i dati importanti: l'aumento vertiginoso dell'astensione, il successo del movimento di Grillo, l'elezione a sindaco di Napoli di un magistrato apparso alla gente come l'uomo della legalità e dell'intransigenza contro i politici corrotti e incapaci. La sinistra italiana, non diversa da quella spagnola di Zapatero, ne seguirà la stessa sorte perchè appare più attenta ai diritti degli omosessuali, alla legalizzazione dell'eutanasia, alla difesa di una costituzione che, nata dalla resistenza, è e non poteva essere che un aborto, perchè ha perso i contatti con la gente comune e con i problemi quotidiani dei lavoratori e delle famiglie. Gli italiani non hanno dimenticato che anche i governi della sinistra hanno operato la distruzione dello Stato sociale, hanno cementificato le città in combutta con i palazzinari, hanno lasciato campo libero al mercato e all'alta finanza, hanno partecipato alle guerre americane della NATO. Il disastro dell'euro è anche opera loro. Per questo la sinistra non ha vinto e non potrà vincere.
Ben altro sta succedendo in questo paese. Non vogliamo parlare di popolo viola, ma di gente comune che non si riconosce più nei partiti, che teme per l'avvenire proprio e dei propri figli, che non ha più la certezza del domani, mentre vede lo sperpero del denaro pubblico da parte dei politici con i loro stipendi d'oro, i loro privilegi, le loro auto blu, le loro puttane. Un popolo che percepisce sempre di più parlamento e parlamentari come parassiti, vampiri che hanno arraffato tutto quanto c'era da arraffare per sè e per le proprie clientele. Un popolo fatto di precari, disoccupati, cassintegrati, sfrattati, studenti, casalinghe, pensionati. Un popolo che non può, diciamolo chiaramente, farsi abbindolare dai soliti individui pronti a cavalcare l'occasione della protesta. E che non può permettersi il lusso di fare rappresentare la propria sofferenza da un giornalista miliardario come Santoro o da un guitto come Benigni, attento soprattutto alle proprie tasche, come quando a Sanremo si fece compensare a peso d'oro. Non è di lì che passa la soluzione. Non si può continuare a farsi parcheggiare sul solito binario morto.
Noi del Movimento Nazional Popolare, di Forza Nuova, del Movimento Patria Nostra siamo con il popolo italiano che vuole ribellarsi. Siamo con i precari insolentiti da quello squallido figuro che risponde al nome di Brunetta, altro personaggio di infimo livello politico che non sa cosa sia la vergogna. Siamo con i giovani disoccupati che vedono passare avanti i figli dei potenti, siamo con i lavoratori minacciati dal licenziamento a causa di logiche aziendali costruite sul profitto dei soliti pochi, siamo con chi sente urgente e necessario costruire un'alternativa credibile, oltre la destra e la sinistra, capace di fondare uno Stato nuovo all'insegna dell'onestà e della giustizia sociale.
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP
SIMBOLO MNP1

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