lunedì 2 marzo 2009

Comunicato MNP sulle "non risposte" a Staiti










  Comunicato MNP

  ai militanti di
tutti i gruppi

 


 

 

 A tutt'oggi, 2 marzo 2009,
oltre alla mia risposta alla proposta di Staiti di fine gennaio, circa
l'unità dei vari gruppi in un unico movimento, non risulta
manifestata alcun'altra presa di posizione nè ufficiale, nè
ufficiosa.

L'appello di Staiti pare dunque
caduto nel vuoto, forse perchè gli altri destinatari del messaggio
sono troppo affaccendati a studiare le forme della loro partecipazione alla
competizione elettorale europea e amministrativa del prossimo 7
giugno.

   A questo punto una presa
di posizione del Movimento Nazional Popolare è doverosa.

   Nella mia risposta 
ho chiarito come il MNP ha sempre condannato e condanni  anche oggi ogni
ipotesti accordista, anche solo nelle elezioni amministrative, con i partiti del
centro-destra e i loro sodali, comunque mascherati. E questo,
sia  per ragioni tattiche, sia per questioni ideali. E' un dato
di fatto incontestabile:  Gli accordi finora realizzati dalla Fiamma T., da
Forza Nuova e da La Destra con i gruppi berlusconiani, se sono stati di
vantaggio al cavaliere,  nulla hanno portato alle formazioni che
invece hanno finito per compromettersi sia davanti ai militanti più accorti, sia
davanti alla pubblica opinione, abituata di conseguenza  a vedere tali
gruppi in una posizione di subalternità e di vassallaggio verso il
centro-destra. Con gli accordi compromissori,  tali gruppi si sono
preclusi  la possibilità di  presentarsi come forze di opposizione
reale e intransigente, regalando al dipietrismo un ruolo che non gli compete.

  Del resto, una forza che
voglia essere davvero alternativa e fare appello alla parte del paese
 più esacerbata dalla politica fallimentare del centro-destra e del
centro-sinistra, non può essere subalterna a nessuno, ma deve invece incitare
alla rivolta popolare su tutti i piani, politico, economico, sociale e morale.
Con gli accordi con i berluscones, i gruppi su menzionati
hanno offuscato la loro identità politica, vanificando ogni sforzo davanti alla
gente che non ha alcun motivo valido per dare loro il voto. E' quindi arrivato
il momento di fare autocritica e di ripartire su basi nuove e con logiche
politiche diverse e di ampio respiro. Su questa base il
dialogo e la collaborazione possono avere inizio
. Diversamente, se
ancora una volta dovesse prevalere una linea accordista - nella migliore delle
ipotesi si potrebbe ottenere qualche seggio creando la fortuna personale di
qualcuno ma si resterebbe ben lontani dal creare una forza politica
autonoma, alternativa e, soprattutto, credibile - ogni collaborazione da
parte del MNP sarebbe preclusa.

  Se non appari non
esisti.
Questa è la convinzione di chi crede che sempre e comunque
bisogna essere presenti nelle competizioni elettorali, per partecipare agli
incontri televisivi,  per non farsi dimenticare dalla gente. Non è così. E
comunque essere conosciuti e  ricordati per ciò che non si è,
invece che per quello che si è o che si dovrebbe essere,
non è di alcuna utilità.

 In ogni caso coloro che credono
che sia così, si mettano finalmente d'accordo e con i finanziamenti
pubblici finora ottenuti, diano vita ad un canale televisivo, ad una radio
"alternativa", come quella che Teodoro Buontempo seppe creare e animare nei
tempi passati e che non mancò di dare i suoi frutti in termini di azione e di
coesione politica.

   Diciamo queste cose a
prescindere dal fatto che saremo ascoltati o meno.

  Siamo anche convinti, come
saggiamente osservava in un suo scritto  il camerata  Pino Convertini
di Locorotondo, che l'unità non potrà nascere dai vertici dei gruppi ma solo da
una forte presa di coscienza delle basi, stanche di essere utilizzate come
materiale di manovra da questo o quello, non in nome di un progetto politico ma
tutt'al più in vista  di un disegno personale. Che i militanti più bravi e
animati da un sacro fuoco interiore si sveglino. Qui non si tratta di mandare
uno qualunque in questo o quel parlamentino, ma di scrivere la storia, come
seppe fare chi ci ha preceduto.

 

   Lo ribadiamo a voce
alta. Se Interverranno manovre accordiste di qualunque genere, il MNP si
asterrà e inviterà all'astensione  continuando il suo  lavoro di
cucitura con quanti non sono afflitti  dall'esigenza di andare comunque
alle elezioni a fare il gioco degli altri, ma avvertono invece forte e
irrinunciabile  l'esigenza di creare il Movimento
Politico
in grado di rappresentare quella GRANDE IDEA
che oggi, di fronte alla crisi irreversibile della democrazia
liberalcapitalista, celebra, con la sua preveggenza, con la sua
progettualità, con le sue soluzioni storicamente realizzate, il suo trionfo
morale. Comunque e nonostante tutto.

 

Nicola Cospito

Ufficio Politico del MNP

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2 commenti:

  1. Caro Professor Cospito, con certi interlocutori (leader di plastica sia in senso attitudinale sia in senso ideologico) la battglia è persa in partenza...Come più volte ho avuto modo di affermare, credo che liste civiche aperte a vocazione territoriale siano le sole possibilità rimaste... Ripartire dal basso significa esattamente ripartire dal Popolo: aprirsi a comitati locali, associazioni ed ambienti anche esterni al nostro catino militante, saper aggiornare e riformare il nostro linguaggio secondo quelli che sono i nuovi orizzonti geo-economici e geo-politici, insomma saper essere quello che dovremmo essere da sempre, cioè avanguardia nazionale e rivoluzionaria.

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  2. In passato io ho votato fiamma tricolore fino a quando anche nella provincia di Verbania non ha fatto accordi con il partito immagine di Berlusconi e con i purtroppo "venduti" di AN e di altri che si sono aggiunti alla lista. Quando il Sig. Rebecchi ha aderito al MNP, ho seguito le vicende di quest\'ultimo e continuo tuttora a seguirle ed a trovarmi d\'accordo con Voi ,purtroppo pochi che ragionano nel modo, a parer mio, giusto. Il problema che molte volte mi trovo ad affrontare, in discussioni con amici e colleghi, è lo spiegare che, nonostante io critichi aspramente Berlusconi e le alleanze, io non sono nè comunista ,come a volte mi definiscono( ma esistono ancora? o fanno tutti rima con opportunisti?) nè di sinistra.Speriamo che le persone abbiano un ritorno di coscienza e tornino a votare dalla parte giusta o ad astenersi...

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