sabato 11 novembre 2006

Silvio sostituisce l’ UDC con i camerati


 


11 Novembre


Da “ La Repubblica “ del Gruppo Finegil-L’Espresso


di Alessandra Longo


 


Silvio sostituisce l’ UDC con i camerati


 


Roma- Come si rimpiazzano quelli dell’ UDC alla manifestazione del 2 Dicembre a Roma ? Semplice.


Al posto degli uomini di Casini ci saranno le truppe della Mussolini. Via i moderati dentro i camerati.


… La nipote del Duce sarà fianco a fianco con Gianfranco Fini, oggettiva ricomposizione dell’antica famiglia …


E’ questa certezza che fa dire a Francesco Storace in una lettera al capogruppo di A.N al Senato Matteoli  che “ c’è un problemino tutto politico che riguarda la manifestazione “.


La Mussolini che combatte Storace nelle aule giudiziarie per il Lazio-Gate salirà sul palco con i “ Grandi “ e l’ex ministro della Salute finirà relegato tra le comparse di partito.


 


Irrisioni, sberleffi come questa roba, statene certi, appariranno, da oggi in poi, fino al 2 Dicembre,  su tutti e 36 quotidiani del Gruppo “ Finegil- L’Espresso “ , sul  “ Corriere della Sera“-  RCS, “ Il Giornale “,  “ Libero”, “ L’indipendente “  …  per traboccare, in settimana, sul resto dei  “ media “.


La storiella andrà avanti  fino all’impossibile, traslocando, via, via sui settimanali a grande tiratura del gossip  per approdare poi  in qualche talk show trash e  magari a  “ Porta a Porta “.


Palate e palate di spazzatura  per i  camerati  “ ascari “,  per  “ pidocchi fascisti “  che saltano con la Floriani sulla criniera del cavallo di razza di Arcore.   


Dismesso il camper, allo zeropuntouno del Molise la “ nipote del Duce “ sembra non abbia dato troppa importanza.


A nome di  “ Alternativa Sociale “  l’ex “ signorina Hollywood “ ha fatto sapere in giro di che è già a disposizione degli  iscritti e dei simpatizzanti la modulistica per la raccolta  delle firme alle elezioni amministrative per la primavera del 2007.


C’è un mandante per questi lavoretti ?


La risposta è affermativa,  e scontata :  Fini Gianfranco.


Il prossimo Segretario Generale della Nato.


Un signore abituato a tirare calci negli stinchi anche ai camerati in carcere per ricostituzione del partito fascista, a giocare sporco anche in casa di chi lo aveva ospitato.  


E gli  esecutori chi sono ?


Non serve una grande fantasia.  


Burattinai  e  burattini.  


L’obbiettivo qual’ è ?


Semplice.


Fare fare terra bruciata. Per svilire, colpire, quanto rimasto, con molta dignità, in un equilibrio molto, molto precario, ancora in piedi.  


Per insucidiare il  presente perché non ci sia avvenire.  


Pedine del Partito Amerikano e non solo.  


Per loro potrebbe esserci presto, molto più presto di quello che riescano ad immaginare, un Irak.


La Longo  evoca “ truppe “ , “  camerati “, a migliaia, a  legioni.  


Tutti  “ duri, puri “ e allineati , alla manifestazione della Casa delle Libertà.


Gli accrediti del Barnum de “ La Repubblica “  contano  un po’ meno di niente.


Dietro la … “ labbrona “ c’è  …  il vuoto.


Tuttal’ più  qualche  anale trombato in cappotto di cachemire, degli sprovveduti da tre palle e una lira, una decina di “ camicie nere “ da cena del 28 Ottobre, col fazzoletto al collo, un ritaglino, buono per le telecamere, di pasionarie  ultrasettantenni  col cappellino di “ Azione Sociale “  e per chiudere  una spruzzatina di psicolabili  dai  15  ai 19  anni fasciati nella bandiera tricolore con la croce celtica, non più grande di un palmo di mano tracciata a pennarello in mezzo alla banda bianca.


Un allegra brigata di sbandati. 


Che tristezza !


Frutti del missinismo demonazionale.


Caro Beppe, se tu aprissi gli occhi, ti verrebbe da piangere.


Urso ha deciso di parlare un po’ di te, del politico inquieto ( eretico, no, in un epoca di nani e ballerine,  eretico fa paura, nobilita anche ! ), del pisano, insieme … ( non te lo aspetteresti mai ), insieme a Rauti, ad Accame, a Mario Bernardi Guardi e a qualche altra “ Maddalena Pentita “ di te, nella tua città.


In quella città che portasti al 12 %  quando il M.S.I ristagnava al centro e al  Nord al 3.5-3.7.


Ti bastava girare in bicicletta in Via del Corso e fermarti un attimo a bere un bicchiere d’ acqua ghiacciata, al bar d’angolo di Via S. Cecilia per avere gente d’intorno.


Beppe… per favore  parla più forte, non ti sento,  non sento io né sente  Antonio.


Ah ! Ora sono riuscito a sentire cosa  dici.


Non posso ripeterlo a voce alta. 


Urso, tu lo vedessi !  Ti scimmiottava  d’intorno come Gasparri e tanti tanti altri. Hanno messo su un portafoglio ultragonfio, parlano politichese, disquisiscono fine, vestono firmato.


Si sono fatti il taglio al pisello, questi stronzi !


 


 


 


C’è un contenuto di estraneità, di malessere, di  sofferenza, sempre più spesso della rivolta, all’orlo. 


Bastano delle gocce di imprevedibile per far tracimare  il vaso.


Le pastette, gli imbrogli, le leggi elettorali truffa, i trasformismi, i rituali logori della “ politica “ e delle “ istituzioni “ , non bastano più a imbrigliare lo smottamento del regime.  


Il respiro del Potere e dei Palazzi è corto e affannoso. Come quello dei moribondi.


Oggi Prodi ha detto che l’ Italia è impazzita.


Buon segno.   


E poi …  più buio che a mezzanotte non viene.


Lo gridavano, ad alta voce,  gli uomini e le donne in armi della RSI.


Non basta  cedere alla DSSA i loghi di partito dismessi o ingessarne altri, pagare questo e quello perché facciano “ cultura “, “ politica “ e altre porcherie.


Questo sistema sta implodendo.


Illusioni senza speranza ? Fantasie di eterni sognatori ?


Basta saper guardare.


… “ … il  monopolio nei mass media, nella finanza, nelle fonti di approvvigionamento energetico, nella tecnologia militare  dei nemici  apolidi serve a mantenere, il potere, il dominio  sui popoli della Terra…  “ … Vladimir Vladimirovic Putin.


Roba che si può leggere solo nei Protocolli dei Savi di Sion.  


Non è che un segnale.


Il pendolo della storia si è rimesso in moto anche se le lancette  sul quadrante  sono  scattate in avanti  solo di qualche tacca.


E domani è sempre un altro giorno.


 


 


 


 


 


 


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