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sabato 17 marzo 2012

Presa d’atto

COMUNICATO

MOVIMENTO NAZIONAL POPOLARE

DIREZIONE NAZIONALE

ROMA

SIMBOLO MNP1

In merito alla decisione, comunicata in rete, di Adriano Rebecchi e di Alessandro Mezzano, di non voler rinnovare la tessera del MNP, pur dispiacendocene, non possiamo fare altro che prenderne atto. Del resto, è chiaro da tempo ormai che Mezzano e Rebecchi non condividono la linea politica del MNP.

Il MNP dal suo canto, erede del Collegio Unità per la Costituente, continua a perseguire il progetto unitario e resta su posizioni di netta e intransigente opposizione al governo Monti, così come era stato per il governo Berlusconi.

Il MNP resta al suo posto a sostegno della sovranità nazionale contro chi invece continua a svendere l'Italia agli stranieri e in difesa della giustizia sociale, oltre ogni logica liberista e neo-schiavista.

Nicola Cospito

Ufficio Politico MNP

Roma

venerdì 16 dicembre 2011

LE CAUSE DELLA CRISI

precario

Sulle cause della crisi che sta attraversando l’occidente ed in particolare l’Europa si è detto di tutto e di più, a volte con spiegazioni fantasiose o interessate che non spiegano un bel niente.

Pur non essendo economisti, facciamo un tentativo per dare una spiegazione razionale alle cause che hanno provocato questa situazione.

Sin dagli anni del dopo guerra veniva predicato il dogma economico del liberismo spinto e del libero mercato sostenendo a priori che questo conteneva in se stesso gli elementi di equilibrio che avrebbero regolato gli eventuali squilibri in una forma di automatismo quasi taumaturgico ed in un sistema che aveva in se tutti gli anticorpi necessari ad evitare il proprio fallimento ed il proprio collasso!

In base a questo dogma economico si è lasciato che Paesi nei quali la mano d’opera era largamente sottopagata e nei quali i problemi della depurazione dell’inquinamento non erano per nulla considerati entrassero in concorrenza produttiva con Paesi come l’Europa dove invece questi fattori costituivano un costo di produzione molto più alto, il tutto senza considerare l’opportunità di una gradualità regolata magari da dazi di importazione stabiliti per zone macroeconomiche omogenee che riducessero e graduassero il salto differenziale tra i due tipi di economia.

Tale impostazione era invece nell’interesse esclusivo del grande capitale internazionale che trovava così l’opportunità di investire laddove i rendimenti erano maggiori indipendentemente dalla considerazione di fattori né umanitari, né sociali, né di programmazione degli equilibri economici futuri dei paesi Europei ed occidentali.

Abbiamo così visto il PIL di Paesi come Cina, India, Korea, Malesia, ecc, ecc crescere a dismisura con incrementi di due cifre annue mentre contestualmente la concorrenza insostenibile provocava la chiusura delle aziende Europee, la disoccupazione e la delocalizzazione aziendale.

Se all’inizio del processo la bilancia degli interscambi non era troppo pesante in funzione della differente qualità delle produzioni in quanto quei Paesi producevano bassa tecnologia e noi alta tecnologia, da qualche anno le cose non stanno più così perché la produzione di ingenieri e scienziati, specie in Cina ed in India e la conseguente massiccia ricerca, hanno dato il risultato che oggi quei Pesi esportano a basso prezzo anche prodotti di alta tecnologia e la nostra capacità di concorrenza si è ulteriormente affievolita sino a diventare inconsistente!

Il libero mercato, come è dimostrato dai fatti, non é stato assolutamente in grado di equilibrare il sistema che si è sbilanciato fortissimamente in favore dei Paesi emergenti ed ha posto l’Europa e l’Occidente nella drammatica situazione in cui si trovano.

A tutto questo si è aggiunto un ulteriore fattore della speculazione finanziaria che ha cercato nuove fonti di profitto costruendo architetture finanziarie tanto fantasiose quanto fragili a sostituzione degli investimenti industriali che oramai erano diventati di competenza dei Pesi emergenti.

Il crollo della finanza dei “derivati” & simili ed i fallimenti delle grandi banche che come una valanga, partendo dagli USA hanno coinvolto tutte le economie del mondo, ha dimostrato l’inconsistente struttura di questa economia speculativa che, come in un gioco di domino ha trascinato nella sua caduta anche le economie più concrete di tutto il mondo.

Come abbiamo già avuto più volte modo di scrivere, l’ultima guerra ha visto fronteggiarsi il sangue e l’oro, il profitto e la società civile.

Ha vinto l’oro e la conseguenza prima è stata la supremazia della finanza sulla politica che ha letteralmente invertito l’ordine dei valori laddove la finanza deve essere uno strumento, un mezzo, nelle mani della politica per raggiungere il fine di creare una situazione di progresso e di equità in una società civile!

Certamente, per quanto riguarda l’Italia, anche la politica, questa politica condizionata dalla finanza, ha le sue colpe che sono essenzialmente l’avere perseguito la propria autoreferenzialità per un’autoconservazione di potere badando per questo, ed a costo di aumentare a dismisura ed in modo irrazionale il debito pubblico, più ai propri interessi elettorali, di corruttela e di ladrocinio che non a quelli del Paese!

Ma il terreno di cultura nel quale si è sviluppata la crisi che sta attanagliando l’occidente, l’Europa e l’Italia rimane essenzialmente il liberalcapitalismo mondialista, né sarà possibile ristabilire un equilibrio e cercare una diversa via di sviluppo della società, più solido, più umano e più equo sino a quando non taglieremo la testa a questa idra che ammorba l’aria e che pietrifica lo spirito dell’Uomo!

Alessandro Mezzano

domenica 18 settembre 2011

Femminismo a corrente alternata

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Mara Garfagna
L’immagine che il presidente del consiglio Berlusconi sta dando al Paese, all’Europa ed al mondo è quella di un povero puttaniere maniaco ed ossessivo che, miserabilmente, non riesce a volare più in alto del basso ventre delle escort che solleciti lenoni gli procurano e che paga fior di quattrini quelle donne che si vanta di conquistare con il suo fascino e che invece gli si concedono solo per denaro, favori e gioielli!
Purtroppo il giudizio degli stranieri coinvolge anche tutti gli italiani che sono governati da un simile individuo che non è lì per caso, ma è stato regolarmente eletto, come egli ama sempre ricordare!
Le intercettazioni ( meno male che ci sono..! ) sono lo strumento che permette agli italiani di conoscere a fondo in quali mani hanno messo il Paese e quali siano le priorità di chi invece dovrebbe curare gli interessi di una nazione allo sbando, in crisi economica, produttiva, di sviluppo e di credibilità internazionale!
Storia vecchia, lo andiamo dicendo, inascoltati, da anni ed ora il bubbone è così putrido e maturo che è scoppiato impuzzolendo l’aria di un fetore di lordura e di marciume che non è più possibile ignorare.
Se persino quel povero di spirito, parassita e cinico di Bossi se ne è accorto e sta prendendo le distanze, vuole proprio dire che lo scandalo non è più contenibile e che la fine è vicina.
Quello che, nonostante gli anni ci abbiano abituati al cinismo, all’arrivismo, alla svendita degli ideali o alla loro assoluta assenza, ci colpisce ancora è come facciano le donne del PDl che sempre blaterano di diritti delle donne, di quote rosa, di difesa della dignità femminile a non incavolarsi, ma addirittura a difendere Silvio Berlusconi che, a parte la figura da poveraccio che sta facendo, è indubbiamente uno che la dignità femminile la mette sotto i piedi, che la compra, la umilia la prostituisce!
Come mai non si sentono la Gelmini, la Carfagna, la Prestigiacomo, la Meloni, la Brambilla, la Santanché, la Letizia Moratti, la Iva Zanicchi, la Alessandra Mussolini e tutte le donne del PDL parlare in difesa della dignità femminile così duramente calpestata?
Dove hanno messo costoro la loro passione civile, la loro battaglia in difesa dei diritti delle donne, la loro intransigenza sul diritto alla parità ed alla dignità?
Tanto silenzio o addirittura la difesa d’ufficio delle male azioni di Berlusconi verso tante ragazze, fa dubitare delle loro buona fede e insinua il dubbio che anche loro siano state comperate con il potere ma mettendosi così alla stessa stregua di quelle altre che frequentano i festini di Arcore e di palazzo Grazioli scambiando dignità con incarichi di prestigio e coscienza con il privilegio di appartenere alla casta politica!
Non dimostrano nemmeno un’intelligenza particolarmente brillante perché legandosi così tenacemente ad una barca che sta affondando non potranno che affondare anche loro come le mogli del Marajà che alla sua morte vengono immolate sulla stessa pira funebre.
Ma forse sono coscienti di non possedere le doti minime necessarie per fare politica senza l’aiuto del loro “Padrino” per cui tale scelta è scelta obbligata e senza alternative!
Alessandro Mezzano

venerdì 15 luglio 2011

LA MANNAIA

 

La mannaia è arrivata ed ha tagliato quasi dappertutto imponendo sacrifici e mettendo le mani in tasca ai cittadini contrariamente a quanto era stato promesso da Berlusconi ( che promette sempre e non mantiene mai.. ).
Era necessario fare la manovra che è stata fatta per riparare ai danni prodotti, sempre dalla politica, che in anni trascorsi ha gonfiato a dismisura ed in modo irresponsabile ( quando non delinquenziale ) il debito pubblico che ora ci sta succhiando il sangue e la vita.
Non abbiamo però visto fare tagli laddove sono i grossi interessi con intreccio politico e questo la dice lunga sulla malafede della politica che chiede sempre sacrifici ai cittadini, ma non è mai disposta a farne essa stessa.
Si sono tagliate le agevolazioni fiscali alle famiglie che già non se la passavano bene e non si è tagliata l’agevolazione alla chiesa cattolica che non paga IVA e tasse varie sulle sue attività svolte in territorio nazionale.
Si sono tagliate le deduzioni per spese mediche, ma non si sono tagliate le agevolazioni fiscali alle COOP che oramai sono diventate a tutti gli effetti dei normali supermercati senza più alcun vantaggio reale per i soci.
Si è intervenuti sulle pensioni sia con nuove tasse su quelle superiori ai 2.300 euro lordi ( circa 1.600 netti ) che sul ritardo dell’andata in pensione e non si sono toccati gli scandalosi vitalizi dei politici che sono un insulto alla miseria.
Si sono aumentate le accise, tolte le agevolazioni per le ristrutturazioni delle case, per le spese funerarie, per gli asili, per gli assegni di separazione, messo un ticket sulle ricette e sul pronto soccorso ed altri tagli di questo genere che hanno depauperato il reddito delle famiglie per un costo medio di 1.000 euro ( fonte corsera del 15-07-11 ), ma nessuno ha voluto toccare altre fonti di spesa come le province ( di cui da sempre si era promessa la soppressione ), le auto blu, gli stipendi dei parlamentari che sono i più alti d’Europa, le consulenze dei vari enti pubblici che sono spesso un modo surrettizio per regalare soldi in cambio di favori, i rimborsi elettorali che hanno avuto un incremento, rispetto al finanziamento dei partiti ( annullato con un referendum e prontamente disatteso ) del 1000%.
Non sono stati ritoccati i costi delle camere ( milioni di euro solo per spese di barbiere.. ) e quelli della presidenza della repubblica così come quelli delle missioni militari all’estero per cui ci dissanguiamo per fare la guerra degli altri.
Non abbiamo altresì visto, in contemporanea ai tagli, alcun investimento finalizzato alla crescita ed alla ricerca come ha fatto in passato la Germania che a fronte di una manovra anche più drastica della nostra ha però investito nello sviluppo con il risultato che oggi noi abbiamo un incremento del PIL dell’1% contro un incremento del 4,9% della Germania ..!
Lasciamo ai lettori il compito di fare un bilancio e di dare un giudizio sul governo e sulla classe politica, basato sui fatti esposti che sono obiettivi e controllabili e non sulla propaganda e sulla demagogia.
Alessandro Mezzano

domenica 5 giugno 2011

RICONOSCIMENTO DEI COMBATTENTI DELLA R.S.I.


Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica di Roma, era “allarmato” per la proposta di legge dell’onorevole Mazzoni, poi smentita dall’interessato, volta a riconoscere i combattenti della R.S.I..
Si tranquillizzi signor Pacifici perché gli interessati e cioè i pochi ancora viventi reduci della R.S.I. hanno più volte, reiteratamente, dichiarato in tutte le sedi che non desiderano assolutamente tale riconoscimento da questa repubblica nata dalla resistenza.
Tale riconoscimento NON è stato MAI richiesto dagli interessati.
Di più, se tale riconoscimento fosse stabilito per legge, loro lo respingerebbero con disgusto al mittente!
Non sanno che farsene di un eventuale riconoscimento da parte di uno Stato che non rispettano e non riconoscono.
I cinque più forti eserciti del mondo, e certamente non la “resistenza”, li hanno sconfitti, ma non vinti!
Di più, è loro sufficiente ed è l’unico che per loro conta, il riconoscimento dei loro camerati caduti per la difesa della Patria e di un ideale, che NON hanno tradito l’alleato schierandosi con i nemici di sempre.
Del riconoscimento di questo stato “SE NE FREGANO”!
Alessandro Mezzano

martedì 31 maggio 2011

BERLUSCONI KAPUTT


 

Noi certamente non possiamo essere lieti della vittoria della sinistra in quanto tale alle elezioni amministrative perché la sinistra è sempre stata ed ancora è l’antitesi del nostro progetto politico e del nostro ideale di società, ma nel contempo siamo molto contenti perché la vittoria della sinistra è stato lo strumento della grande sconfitta di Berlusconi e di Bossi che rappresentano quanto di più meschino, di sudicio, di corrotto, di anti italiano, di egoista, di stupido, di razzista la politica italiana abbia mai rappresentato!
Insomma se per guarire da una malattia grave e mortale si deve prendere una medicina disgustosa e con ampi effetti collaterali negativi, allora tra i due mali….
Queste elezioni sanciscono senza ombra di dubbio la fine del berlusconismo, fine causata sia dai comportamenti inaccettabili di Berlusconi sul piano politico e personale e sia dall’assoluta mancanza di mantenimento delle promesse che per quindici anni egli ha propinato agli italiani per poi disattenderle regolarmente tutte!
Quando Berlusconi esce dal campo della propaganda e della demagogia, nelle quali gli si deve riconoscere un vero talento, e si ritrova alla resa dei conti con la realtà delle mancate realizzazioni, del suo disinteresse per le sorti del Paese, della sua incapacità di dare corpo ad un qualsiasi programma concreto per tentare di risolvere i principali problemi dei Cittadini, allora si vedono i veri limiti di uno che è solamente un venditore di fumo e non uno statista.
Cittadini che si devono confrontare ogni giorno con la crisi economica, con il mancato sviluppo, con la disoccupazione ed il precariato, con il mal funzionamento di ogni ramo della pubblica amministrazione, con la corruzione dilagante, con la penetrazione mafiosa nel tessuto sano dell’economia e che devono assistere al continuo pianto greco di Berlusconi che accusa tutto e tutti, fuorché se stesso, di una situazione che non solo noi, ma i numeri e le statistiche definiscono tragica.
La gente si è stufata di sentire parlare di “dittatura della magistratura comunista”, di intralcio di Fini alla realizzazione dei programmi di governo, di quanto sono “senza cervello” coloro che non votano per lui ed alla fine gli ha mandato un messaggio chiaro e forte di togliersi dalle palle e di lasciare che il Paese cambi pagina!
Certamente, tra le ultime mosse stupide di Berlusconi c’è quella del suo litigio umorale ed infantile con Fini che ha determinato la frana del PDL, perché è certo che i parlamentari “acquistati” come Scilipuoti ed i cosiddetti “responsabili” possono essere utili a conseguire la fiducia in parlamento, ma nel Paese non smuovono un voto utile per il centrodestra, mentre i voti del terzo polo sono stati determinanti per la sua sconfitta elettorale ….
Analogo discorso, seppure si di un altro piano, per la lega che esce anche lei con le ossa rotte avendo perso nelle sue roccaforti come Milano o Novara ed avendo vinto di misura ai ballottaggi dove era solita stravincere al primo turno coma a Varese ed in altri comuni lombardi, soprattutto perché negli ultimi anni ha legato la sua sorte a quella personale di Berlusconi ed è quindi naturale che affondi con lui.
Anche per questo siamo lieti dato che consideriamo la lega il partito degli egoismi, della stupidità, del razzismo verso altri italiani, dell’antinazionalismo e quindi di tutte quelle cose che odiamo!
Insomma, noi avevamo tre nemici: la lega, Berlusconi e la sinistra.
Due sono sconfitti e per ora va bene così.
Poi vedremo per il terzo…
Uno alla volta!!
Alessandro Mezzano
MNP
UMBRIA

sabato 28 maggio 2011

IL “BUON GOVERNO” DELLA LEGA

 

In Piemonte, come tutti sanno, la regione è governata da quattordici mesi da Roberto Cota della Lega.
Lo stesso Cota, ma anche Bossi, Calderoli, Castelli, Maroni e tutti i chiacchieroni della lega hanno sempre vantato il “buon governo” della lega che “dove amministra lo fa bene con onestà e nell’interesse dei cittadini”.
Orbene in Piemonte, nell’arco degli ultimi otto mesi, nell’ambito della sanità che è materia specifica ed esclusiva della regione, si sono verificati scandali, truffe, malversazioni, corruzioni, turbative d’asta, concussioni e via delinquendo.
L’Assessore regionale alla sanità, Caterina Ferrero riceve un avviso di garanzia e restituisce le deleghe, cinque persone tra cui il suo braccio destro Piero Gambarino finiscono in carcere, altri due agli arresti domiciliari ed altri due ancora sono indagati a piede libero.
Secondo i risultati dell’inchiesta della Guardia di Finanza si tratta di appalti truccati, concorsi pilotati, ed addirittura tentativi di neutralizzare azioni ispettive della SPRESAL che è l’ente preposto al controllo della sicurezza sul lavoro.
In prigione sono finiti Pierfrancesco Camerlengo settore delle case di cura private, Franco Sampò sindaco di Cavagnolo(TO), Vito Plastino commissario della ASL 5, Mario Mozzati dentista.
Certamente, se il buon giorno si vede dal mattino, la lega, che si dice il partito anticorruzione, il partito della gente per bene, l’usbergo della legalità, la garanzia del buon governo, ha dimostrato che al di là delle chiacchiere e delle promesse elettorali ha permesso che in soli otto mesi si organizzasse una bella compagnia di mascalzoni che hanno imbrogliato i cittadini, che li hanno frodati, che li hanno derubati, che li hanno traditi esibendosi in una gestione della quale tutto si può dire meno che essa sia l’esempio del “buon governo”!!
La lega ce l’ha su con i terroni, con gli immigrati, con le moschee e con questo solletica la xenofobia di un branco di poveri di spirito, ma poi, quando arriva al potere, pensa a riempirsi le tasche alla faccia dei creduloni e degli sprovveduti che l’hanno votata.
Altro che “Roma ladrona”..
Si guardino Torino….!!
Come si vede non è necessario attendere che la n’drangheta si infiltri nel nord Italia.
Basta lasciare fare alla lega …!!!!

Alessandro Mezzano

lunedì 25 ottobre 2010